COMUNICATO STAMPA n. 0106
Saharawi: verso un coordinamento in Toscana
Si è svolta a palazzo Bastogi l’iniziativa “Verso una conferenza delle regioni d’Italia in sostegno alla Repubblica Saharawi”, con Daniela Lastri e Paolo Bambagioni
31 gennaio 2014
Firenze – “Oggi vogliamo fare il punto sulla nota e complicata vicenda del popolo Saharawi”. Lo ha detto il consigliere regionale Paolo Bambagioni spiegando il senso dell’iniziativa da lui promossa “Verso una conferenza delle regioni d’Italia in sostegno alla Repubblica Saharawi”, svoltasi questo pomeriggio in Sala delle Feste di Palazzo Bastogi. “L’approfondimento di questa sera mira a organizzare un coordinamento regionale delle diverse realtà del territorio toscano che già operano per il popolo Saharawi – ha spiegato - in vista di una conoscenza più approfondita per interventi operativi adeguati”. “È intenzione del Consiglio adottare un atto di indirizzo che impegni la Giunta regionale a sollecitare il governo nazionale a sostegno della causa saharawi”, ha reso noto il consigliere.
Sulla stessa lunghezza d’onda Daniela Lastri, consigliera segretaria dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana. “Come a livello parlamentare si è costituito l’intergruppo per la causa Saharawi, sarebbe necessario anche a livello toscano, per fare interagire le istituzioni, conoscere meglio la situazione e poter così intervenire nel migliore dei modi”. In particolare la consigliera si è soffermata sul ruolo delle donne all’interno della comunità Saharawi, di cui costituiscono la colonna portante, nonché su quello dell’educazione, considerata da questo popolo un fondamentale investimento per il proprio futuro, tanto da aver superato qualsiasi discriminazione di genere nell’accesso all’istruzione.
Con gli occhi puntati al deserto del Sahara, verso un popolo che, pur essendo da secoli una nazione, non ha la sua terra e vive in esilio, in parte nelle tendopoli all’estremo sud del deserto algerino ed in parte nel suo antico territorio “occupato” dal Marocco, nel pomeriggio di approfondimento si sono tenute tre tavole rotonde, moderate dai rappresentanti Donne Saharawi, associazione Sminamento onlus e Fondazione R. Kennedy. La prima su “Le donne e i bambini: per l’affermazione dei diritti umani”; per poi concentrarsi su “Nuove politiche di sminamento per il Sahara e per il sostegno alle vittime”; infine su “I diritti negati nel Sahara occidentale”.
Agli incontri hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo: una sorta di stati generali per la Repubblica Saharawi, in vista di una strategia di impegno e di intervento concreto, con la Toscana in prima fila. (ps)
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