COMUNICATO STAMPA n. 1193
Formazione professionale: informativa Simoncini, il dibattito (2)
Gli interventi di Nicola Danti, Ivan Ferrucci, Daniela Lastri, la replica dell’assessore
19 novembre 2013
Firenze – Secondo il consigliere Nicola Danti, Pd, presidente della commissione Cultura, occorre delineare un “quadro definito” a livello regionale sui bisogni formativi in Toscana. Danti, che ha avuto parole di apprezzamento per quanto illustrato dall’assessore Simoncini, ha anche sottolineato la necessità di “snellire il sistema”, renderlo meno burocratico, riorganizzando il settore delle agenzie formative accreditate. È necessario, secondo lui, valorizzare le iniziative di contrasto all’abbandono scolastico e il mondo della scuola deve essere strettamente collegato all’accesso al mondo del lavoro.
“Ci sono due questioni di fondo che devono essere affrontate”, ha dichiarato Ivan Ferrucci, Pd.“In primo luogo il futuro dei centri per l’impiego, dall’altro la programmazione delle risorse europee e le risorse disponibili”. A suo parere una qualunque riflessione su formazione, scuola e sistema produttivo non può prescindere da questi aspetti.
“Le indicazioni sul nuovo testo segnano una positiva inversione di tendenza”, ha affermato Daniela Lastri, Pd. “Viene data molta importanza alla formazione-lavoro, ma manca la formazione-istruzione, che non può rimanere un aspetto secondario”. Lastri ha ricordato che nella nostra regione esistono al riguardo esperienze positive. “Fornire ai giovani le risorse necessarie”, ha affermato, “è un investimento, non una spesa”.
L’assessore Gianfranco Simoncini, nella replica, ha sottolineato che il modello toscano non è affatto centralistico. Al contrario, a suo parere, gli elementi di criticità emergono soprattutto per la sua destrutturazione ed occorre evitare un’eccessiva frammentazione del sistema. “Il ruolo delle imprese è fondamentale”, ha detto, “sia a livello di progettazione degli interventi, sia a livello di accoglienza dei giovani”. Anche a suo parere occorre chiarire al più presto il futuro dei centri per l’impiego, in modo da garantire un governo unitario del settore. (mc-dp) – fine –
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