COMUNICATO STAMPA n. 0829
Misure anti-crisi: il dibattito in assemblea (3)
Gli interventi dei consiglieri Staccioli (Gruppo Misto), Lastri (Pd), Sgherri (Fds-Verdi), De Robertis (Pd), Remaschi (Pd), Naldoni (Pd), Ciucchi (Gruppo Misto), Russo (Cd)
26 luglio 2013
Firenze – “Grazie per questo pacchetto di misure anti-crisi a nome mio e soprattutto a nome di Dario Locci, collega che non è più tra noi, ma che lavorò alla mozione per combattere l’usura, poi trasformata in proposta di legge condivisa dai presidenti di commissione Manneschi e Mattei, ed infine approvata all’unanimità dall’Aula”. Così si è espressa Marina Staccioli (Gruppo Misto), creando una sorta di collegamento negli atti dell’Assemblea toscana rivolti a dare risposta al disagio sempre più crescente tra i cittadini.
Anche Daniela Lastri (Pd), sottolineando che la nostra regione non parte da zero nel combattere la crisi, si è soffermata sulla “necessità e urgenza di trasformare questo pacchetto di misure in azioni strutturali e permanenti, cercando di fare forza su uno Stato che di fatto si è sempre disinteressato a questi temi”, come dimostrano le risorse sparite dal Fondo sanitario nazionale, dal sostegno agli affitti o agli asili nido. “Mi auguro che questo provvedimento possa essere di esempio anche verso il Governo”, ha concluso la consigliera.
“Non metto in discussione la bontà della risposta che la Toscana dà a esigenze emergenziali di disagio e povertà”, ha esordito Monica Sgherri (Fds-Verdi), “ma mi sento anche di esprimere il timore che non ci sia abbastanza fermezza nel difendere uno Stato sociale moderno ed efficace”. Da qui l’urgenza di ridiscutere il patto di stabilità, mettendo al centro lavoro e stato sociale, “evitando la frammentazione degli interventi, in sostituzione di un sistema organico di diritti”. “Apprezzo il lavoro fatto – ha concluso – e considero importante il segnale lanciato da questo provvedimento”.
“Queste misure anti-crisi, rispetto ai bisogni, sono emerse dalle parti sociali, e anche da questo deriva il nostro voto e il nostro apprezzamento”, ha evidenziato Lucia De Robertis (Pd). “Questi interventi devono però stimolare amministrazioni, enti locali e aggregazioni sociali, in una logica di messa in economia del soggetto, per ripartire insieme e fare da volano per rispondere alle necessità dei toscani”.
“Oggi mettiamo i riflettori su una situazione che per troppo tempo è stata mascherata”, ha esordito Marco Remaschi (Pd), apprezzando contenuto, senso e determinazione della Giunta regionale nel proporre questa legge. “La povertà assoluta e il disagio sociale crescente affonda le radici non solo nella crisi economica ma anche nella crisi di valori” ha continuato. “La Regione deve farsi carico della situazione, ma sono chiamati all’appello anche tutti quei soggetti che condividono il provvedimento”, soprattutto nel “dare informazioni corrette e quindi permettere a chi è in situazione di disagio di usufruire degli aiuti”.
“In un Paese come il nostro, dove di famiglia si è parlato troppo e fatto poco, abbiamo oggi l’occasione di segnare un colpo a quelle divisioni ideologiche che hanno fatto solo male al sistema di welfare”. Così Simone Naldoni (Pd), difendendo una legge a sostegno di azioni concrete, e invitando a creare sempre più consenso e appoggio a queste misure, “perché diventino punto di discussione anche a livello nazionale”.
“Il Consiglio regionale di fronte ad un provvedimento di questa natura e importanza non poteva che rispondere in modo positivo” ha sottolineato Pieraldo Ciucchi (Gruppo Misto), parlando di una fetta sempre più consistente della società costretta a misurarsi con povertà e disagio. “Grazie a Rossi per aver preso questa iniziativa e invito alla responsabilità collettiva, guardando a Papa Francesco e al suo essere a fianco degli ultimi, per una giustizia impregnata di teologia della liberazione”. “Alla politica il compito di recuperare il primato sui poteri forti, finanza e banche – ha concluso – se vogliamo ricostruire il sistema sociale su coordinate valoriali”.
Anche Rudi Russo (Cd), annunciando il voto favorevole, ha parlato di “provvedimento meritorio e importante”. “Come fulcro della società avrei visto più l’individuo che la famiglia – ha affermato – ma spero che la nostra giunta progressista non lasci escluse da queste misure anti-crisi le famiglie di fatto”. (ps) – fine -
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