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COMUNICATO STAMPA  n. 350

 
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Anniversario Moby Prince: Giani, ‘Non ci stancheremo di chiedere verità’

Il presidente del Consiglio regionale ricorda la tragedia del traghetto che la notte del 10 aprile 1991 si scontrò con la petroliera Agip Abruzzo e nella quale persero la vita 140 persone

 

di Ufficio Stampa, 9 aprile 2020

 

 “Ogni anno, nel ricordo dei toscani, l’anniversario della tragedia del traghetto Moby Prince genera sconforto, amarezza e partecipazione emotiva per le vittime e i loro famigliari”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, in occasione dell’anniversario del distrastro del Moby Prince, che la sera del 10 aprile del 1991, dopo essere entrato in collisione con la petroliera Agip Abruzzo al largo del porto di Livorno, provocò la morte di 140 dei 141 passeggeri a bordo. Si tratta della più grave tragedia della Marina mercantile italiana dal secondo dopoguerra.
 
“Di fronte a questa vicenda, ancora oggi, proviamo disagio e amarezza, perché la percezione è che chi avuto responsabilità non abbia adeguatamente pagato”, aggiunge il presidente Giani. “La Toscana della tolleranza e della civiltà, invece, vuole che la giusta pena sia inflitta a coloro che le responsabilità, in quell’incidente tragico, le hanno avute”.
 
Il presidente Giani ricorda il lavoro fatto dalla commissione parlamentare in anni recenti, seguito da vicino anche dal Consiglio regionale, che è stato parte civile nei processi che si sono celebrati. “È evidente che è stato un lavoro grazie al quale si sono aggiunti nuovi elementi che dimostrano che ci sono state lunghe ore in cui, forse, era possibile mettere in atto altri generi di soccorso”.
 
Rivolgendosi all’Associazione 10 aprile – Familiari vittime Moby Prince onlus e al Comitato 140 Familiari vittime Moby Prince Giani aggiunge: “Ai presidenti Angela Chessa e Loris Rispoli e a tutti gli associati voglio esprimere la mia partecipazione e la mia più accorata vicinanza. Tutti gli anni, da quando sono presidente del Consiglio regionale, sono stato presente a Livorno, a quel momento toccante che è la lettura dei nomi delle 140 vittime. Quest’anno l’emergenza coronavirus e la raccomandazione a non fare spostamenti in Toscana, che riguarda anche il sottoscritto, non permetterà di rendere omaggio pubblicamente alle vittime. Ma posso assicurare a tutti loro che il Consiglio regionale e tutta l’istituzione regionale toscana faranno tutto il possibile, affinché la verità venga a galla”.
 
Proprio a proposito del ricordo e della necessità di perseguire il raggiungimento della verità, il presidente Giani ricorda la recente costituzione dell’Armadio della Memoria, votato all’unanimità dal Consiglio regionale il 12 febbraio scorso. “Abbiamo voluto l’Armadio della memoria – afferma - per stimolare una continua conoscenza, l’approfondimento e l’acquisizione di nuove verità e per ricordare che la tragedia della Moby Prince sarà sempre, anche nel simbolo della corona che mettiamo in ricordo delle vittime, la tragedia di tutti i toscani”.

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