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COMUNICATO STAMPA  n. 722

 
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Cave: Piano regionale in aula a luglio

La proposta di adozione sarà votata dal Consiglio regionale prima della pausa estiva. Le commissioni Territorio e Sviluppo economico proseguono il lavoro di esame dei diversi contributi arrivati. Forze politiche chiamate a inviare emendamenti in tempi brevi

 

di Ufficio stampa, 18 giugno 2019

 

Sarà votata entro luglio, prima della pausa estiva del Consiglio regionale e dopo un lavoro di limatura, approfondimento e sintesi dei contributi arrivati. La proposta di adozione del Piano cave per la Toscana continua il suo percorso nelle commissioni Territorio e Sviluppo economico, guidate rispettivamente dai consiglieri Pd Stefano Baccelli  e Gianni Anselmi.
 
Nel corso della seduta congiunta di oggi, martedì 18 giugno, sono stati consegnati ai commissari due documenti. Uno contiene la sintesi dei suggerimenti arrivati a seguito delle audizioni dello scorso 17 aprile, l’altro, denominato ‘bozza di lavoro’, rappresenta lo “stato dell’arte del Piano, così come elaborato dal gruppo interno che si sta occupando del suo approfondimento”, ha spiegato il presidente della quarta commissione Baccelli. “La complessità del tema è tale che occorre una fase di analisi importante per consegnare all’aula un lavoro serio”, ha detto poi, esortando le forze politiche a presentare le proposte di emendamento in tempi brevi.
 
Apprezzamento per lo stato di avanzamento e per quanto fatto sino ad oggi è stato espresso dal presidente della seconda commissione Anselmi: “Siamo di fronte ad uno strumento di pianificazione che avrà evidenti conseguenze sul sistema produttivo regionale. I contributi arrivati sono stati importanti e molto articolati anche da un punto di vista tecnico. Il lavoro di analisi dovrà essere accurato”, ha spiegato.
 
L’arrivo stimato in aula entro luglio lascia aperto il capitolo di scadenze già passate o imminenti su cui è intervenuta la capogruppo della Lega, Elisa Montemagni. È il caso, per esempio, dei Piani attuativi dei bacini estrattivi (Pabe) per i comuni di Massa e Carrara, la cui prima scadenza (5 giugno 2018) è stata posticipata di un anno esatto. Una ulteriore proroga, è stato spiegato in commissione, può essere trovata solo in accordo con il Mibac, ma è “probabile una iniziativa da parte della Giunta”, ha dichiarato Baccelli.

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