Sociale: Carceri, Icam anche in Toscana
L’aula di palazzo del Pegaso ha approvato una mozione presentata dai consiglieri di Sì Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti
di Paola Scuffi, 16 gennaio 2019
Al centro della mozione del gruppo Sì Toscana a sinistra, approvata dall’Aula di palazzo del Pegaso, l’Istituto a custodia attenuata per detenute madri (Icam), per consentire a chi non può usufruire di alternative alla detenzione in
carceredi tenere con sé i propri figli.
Nel corso dell’illustrazione, il consigliere
Paolo Sarti ha ricordato il protocollo d’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, la Regione Toscana, la presidenza del Tribunale di sorveglianza, l’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa e l’Istituto degli Innocenti per la creazione di una “Sezione a custodia attenuata”, per donne imputate o condannate che abbiano con sé bambini di età fino ai tre anni; l’individuazione dell’immobile e i 400 mila euro stanziati per la ristrutturazione. “E’ urgente sollecitare la Giunta a procedere perché il carcere non è un luogo per bambini”, ha concluso Sarti.
La mozione, infatti, oltre a invitare l’esecutivo a intervenire per avere in tempi certi un Icam in Toscana, lo impegna anche a sollecitare Governo e Parlamento perché vengano approvate disposizioni innovative, nell’ambito dell’ordinamento penitenziario, riguardo ai rapporti genitori-figli e alla tutela dell’infanzia coinvolta, come la chiusura dei nidi nelle carceri e la priorità per le case famiglia protette.
“Totale condivisione” alla mozione è stata espressa dalla consigliera
Monia Monni (Pd), pur trattandosi di un testo superato dai fatti, perché gli enti interessati hanno confermato l’impegno su Icam e la conseguente consegna della struttura entro un anno.
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