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Il presidente di Sì - Toscana a sinistra Tommaso Fattori: "Manovra al buio perchè i numeri, da parte del Governo, non sono ancora chiari. E' comunque una legge di austerità e senza coraggio"


Il consigliere del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi: "Una gestione patronale, senza meritocrazia e aiuto alle imprese"


Il consigliere della Lega Marco Casucci: "Manca una visione strategica e una prospettiva. Maggioranza di sinsitra sta lasciando affondare la barca"

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COMUNICATO STAMPA  n. 1406

 
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Regione: Manovra finanziaria, il dibattito

Gli interventi di Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra), Gabriele Bianchi (Movimento 5 stelle), Monica Pecori (gruppo misto/Tpt), Marco Casucci (Lega)

 

di Ufficio Stampa, 18 dicembre 2018

 

La “strategia complessiva” che sta al fondo della manovra finanziaria della Regione, ossia Bilancio di previsione 2019, legge di stabilità per il 2019 e suo collegato, nota di aggiornamento al Defr 2019, risente di una “impostazione vecchia”. Ne è convinto il capogruppo di Sì – Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, che ha aperto il dibattito in Consiglio regionale. Due le mancanze sollevate: i soldi, tanto che nel suo insieme Fattori ha parlato di “manovra di austerità” senza tuttavia dare colpe alla Giunta che deve “gestire la miseria; l’attuale Governo nazionale non è affatto del cambiamento e non segna discontinuità”, la mancanza di coraggio a cambiare la rotta. Un venir meno della politica su punti fondamentali quali la controriforma sanitaria che “non ha portato razionalizzazione al sistema o risparmio, i servizi si sono assottigliati” ha detto rilevando che “puntare su esternalizzazioni, intramoenia e privato non migliorerà la situazione”. Anche la politica infrastrutturale e trasportistica “di fatto ancora agganciata alla gomma” è tra le mancanze su cui si è concentrato il capogruppo. “Apprezziamo i timidi segnali di allungamento verso Sud della tramvia fiorentina, ma non condividiamo le mega tangenziali o gli assi viari di Lucca” ha detto ancora definendole “opere illusorie” che “non risolveranno il traffico”. E tornando alla tramvia, ha ricordato che “può essere realizzata anche a Lucca”. “La metropolitana di superficie deve essere la strada da percorrere” ha continuato ricordando la “lingua di cemento che taglia il Parco di San Rossore solo per movimentare barche da un porto a un altro”.  “L’Italia è una penisola - ha concluso - l’autostrada del mare è la vera infrastruttura da sviluppare”.
 
“Ragionieristico” è l’aggettivo per definire la manovra dal consigliere del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi. Una manovra “perfettamente in linea con quelle degli anni precedenti e con il Prs” che “non segna discontinuità”. Ciò che preoccupa il consigliere sono i dati sulla crescita in Toscana che “non sono quelli programmati dalla Giunta” quindi i problemi che si credeva superati “potrebbero diventare una grande illusione” ha detto ancora rilevando come il “peggio potrebbe ancora venire”. Bianchi ha parlato di una regione in “stagnazione da dieci anni. A livello nazionale la strada è invece tracciata, c’è una discontinuità che dovrebbe essere colta” soprattutto, per il consigliere, su tematiche quali il reddito di cittadinanza, una “grande sfida per dare risposte strutturali al problema dei problemi, la povertà che negli ultimi anni è triplicata”. E su questo punto il consigliere ha esortato affinché diventi la “bandiera di tutti, per non lasciare solo nessuno” esortando all’unità le istituzioni. A detta di Bianchi sarebbe necessaria  una strategia per dare più competitività e produttività. “La Toscana si è caratterizzata per una crescita lenta” e rispetto alle altre regioni “che si muovono, noi siamo drammaticamente fermi”. “È sempre il solito modello, non c’è nulla di forte, è tutto un procrastinare. Resta una regione divisa che non riesce a fare squadra” ha concluso.
 
“Molto perplessa” dell’intero complesso finanziario si è definita la presidente del gruppo misto/Tpt Monica Pecori. Ripercorrendo le misure contenute nei provvedimenti, ha rilevato che in tema di politiche per l’Elba e l’Arcipelago del mare, gli interventi sull’apertura dei punti di salute erano “già previsti l’anno passato e nel 2016”. “Sembra che siamo fermi al punto di partenza, non siamo riusciti a stringere” ha chiosato. Sempre sull’Elba e sul potenziamento dell’ospedale di Portoferraio, anche in vista dell’aumento di presenze nel periodo estivo, “dobbiamo risposte ai cittadini”. Critiche sono poi arrivate in merito ai milioni spesi per l’elettrificazione della banchina del porto di Livorno che a detta della consigliera “non funziona”. Ancora, sulle politiche sanitarie, Pecori ha rilevato di quanto si parli di “sanità di iniziativa”, di case della salute che “a Livorno sono assenti” senza tuttavia pensare al personale “che è sempre insufficiente”.
 
Dal consigliere della Lega Marco Casucci è arrivato l’appunto che il bilancio di previsione è stato redatto sulla base della manovra finanziaria contenuta nel disegno di legge di bilancio per l’anno 2019 che prevede l’azzeramento del concorso agli obiettivi di finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario in termini di saldo netto da finanziare e in cambio della rinuncia a risorse già stanziate nel bilancio dello Stato e destinate a essere trasferite ai ministeri per finanziare interventi. “Questa è una grande occasione” ha spiegato il consigliere. “Le regioni possono proporre al Governo di realizzare investimenti aggiuntivi diretti o indiretti su tematiche quali adeguamento sismico, dissesto idrogeologico, tutela dell’ambiente, della viabilità, dei trasporti e dell’edilizia residenziale pubblica”. Casucci ha anche ricordato l’importo degli investimenti aggiuntivi per la Toscana: 62milioni nel 2019, 71 per il 2020 e altrettanti per il 2021. Sul fronte entrate, il bilancio di previsione prevede entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa per il 2019 pari a 8milioni e mezzo, “principalmente destinate a finanziare il fondo sanitario nazionale”. “Non possiamo che augurarci che la Toscana intercetti al più presto il treno per l’autonomia per avere maggiori competenze e maggiori risorse” ha chiosato e sul “continuo ricorso al debito per coprire interessi, deficit e disavanzi”, ha parlato di andamento “inammissibile”. Quel che manca “totalmente” è una “visione strategica”. “Presi a uno a uno gli interventi possono anche avere una logica e un’utilità” ha ammesso Casucci citando le misure su battente, povertà e disagio sociale. L’anima definita  “politica ed elettoralistica” di una manovra che si “lega a singoli consiglieri o assessori” è la forte critica avanzata dal consigliere che ha aggiunto rivolgendosi alla maggioranza: “abbiamo le nostre idee per la Toscana, diverse dalla vostra pessima gestione”

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