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COMUNICATO STAMPA  n. 1218

 
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Scudi di San Martino: Giani, l’omaggio delle istituzioni alla solidarietà

Presentata in conferenza stampa a palazzo del Pegaso la cerimonia di consegna, che si svolgerà sabato prossimo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Il presidente del Consiglio regionale: “Una delle manifestazioni più importanti e belle all’insegna della solidarietà in Toscana”

 

di Ufficio stampa, 8 novembre 2018

 

E’ il trentacinquesimo compleanno di una delle manifestazioni più importanti e belle all’insegna della solidarietà in Toscana. Il culto di San Martino è particolarmente diffuso nella nostra regione. Non c’è paese o frazione che non ricordi con una chiesa o un affresco il vescovo di Tours, che, mettendo da parte gli abiti di cavaliere e guerriero, decise di ispirarsi a Cristo. La sua spada, che divide il mantello in due per donarne metà al povero, è il suo emblema di Santo della solidarietà”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa a palazzo del Pegaso oggi, giovedì 9 novembre.

“L’Istituto degli scudi di San Martino ne ha fatto l’emblema della cerimonia di consegna dei diplomi di benemerenza e degli scudi in bronzo e argento, a chi in divisa ha compiuto gesti di solidarietà nelle ore libere – ha aggiunto il presidente –  È una cerimonia molto rigorosa, sobria ma efficace, in Palazzo Vecchio a Firenze, che spesso commuove, di fronte al sacrificio di persone che hanno dato la loro vita per salvare quella degli altri”.
                                                 
Un’atmosfera particolare, quella che si creerà sabato prossimo, 10 novembre alle ore 10,30, nel Salone dei Cinquecento, che è stata rievocata dal presidente dell’Istituto Roberto Lupi. “E’molto bello sentire le motivazioni di coloro che si sono sacrificati coscientemente –ha sottolineato –Siamo stati invitati a Tours per ricordare San Martino nel 1600°anniversario, che ha visto una partecipazione mondiale, con la Loira illuminata a giorno dai palloncini delle barche”.
 
La tradizione vuole che ogni anno un artista doni una sua opera all’Istituto, interpretando in modo personale la visione della solidarietà. È stata così coinvolta nell’evento Luisa del Campana. “La sua indagine artistica è centrata sull’uomo e la continua ricerca del senso –ha sottolineato Lavinia Pini, che ha coinvolto l’artista nell’evento –Nel momento esatto in cui San Martino taglia il mantello, la scena si arricchisce di elementi ulteriori: un sole gigantesco di colore rosso, lo stesso rosso della dignità e dell’amore del suo mantello”.
 
Presenti alla conferenza stampa anche Silvia Frunzi, cui sarà affidata la lettura delle motivazioni ed Enrico Palasciano,  console della Lituania e delegato dell’Istituto in quel paese, che ha coordinato le fasi di selezione. 

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