Professioni intellettuali: fondo di rotazione, ok ad ampliamento soggetti beneficiari
Parere favorevole all'unanimità, in seconda commissione, al regolamento di attuazione delle norme in materia di sostegno all'innovazione. Distretti rurali: via libera a modifiche regolamento per istanza di riconoscimento
13 febbraio 2018
Firenze – Via libera della seconda commissione consiliare alle modifiche al regolamento di attuazione della nuova disciplina sui distretti rurali e al regolamento in materia di sostegno all'innovazione delle attività professionali intellettuali. La commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione ha espresso pareri favorevoli nella seduta di oggi, martedì 13 febbraio.
Nel regolamento di attuazione della nuova disciplina dei distretti rurali si definiscono le modalità di presentazione dell'istanza per il riconoscimento del distretto e se ne stabiliscono le procedure. L'istanza va presentata alla competente struttura della Giunta regionale dal soggetto referente del distretto rurale. All'istanza devono essere allegati l'accordo di distretto, il regolamento di funzionamento dell'assemblea di distretto e il progetto economico territoriale. Si stabiliscono poi le procedure per il suo riconoscimento e si istituisce una commissione di valutazione apposita. Infine, tra le innovazioni si introduce il monitoraggio sull'attività del distretto per valutare il mantenimento dei requisiti che ne hanno determinato il riconoscimento. Nel caso in cui i requisiti venissero a mancare si arriva fino alla revoca del riconoscimento. La commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza con l'astensione del gruppo Lega nord.
Via libera con voto unanime, invece, al regolamento di attuazione delle norme in materia di sostegno all'innovazione delle attività professionali intellettuali (non ordinistiche). Si vuole ampliare il numero di soggetti beneficiari della garanzia del fondo regionale di rotazione per le professioni. Si includono i lavoratori autonomi di tipo intellettuale iscritti alla gestione separata dell'Inps o in possesso di partita Iva rilasciata dall'Agenzia delle entrate per lo svolgimento dell'attività. Inoltre, si innalza l'importo massimo del prestito erogabile per il finanziamento delle spese di impianto di nuovi studi professionali a 25mila euro rispetto ai 13mila 500 euro previsti dalla normativa vigente. Tale modifica si rende necessaria per rispondere in modo più funzionale ed efficace alle dinamiche del mercato del sistema professionale e rendere più attivo l'utilizzo del fondo. (bb)
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