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COMUNICATO STAMPA  n. 0058

 
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Artificiere ferito: sì al contributo di solidarietà regionale

L'atto, presentato dai consiglieri Giovanni Donzelli (Fdi) ed Enrico Cantone (M5S), è stato approvato a maggioranza con il voto di astensione del gruppo Sì – Toscana a sinistra

 

18 gennaio 2017

 

Firenze – Approvata a maggioranza una mozione che impegna la Giunta regionale "ad adoperarsi affinché alla prossima variazione di bilancio venga esteso un contributo di solidarietà all'artificiere della Polizia di Stato Mario Vece, finalizzato alla copertura delle spese mediche e post operatorie". L'agente è stato ferito a Firenze il 1 gennaio scorso mentre tentava di disinnescare un pacco bomba rinvenuto davanti a una libreria. L'atto, firmato da Giovanni Donzelli (Fdi) e da Enrico Cantone (M5S), è stato approvato con il voto favorevole di tutti i gruppi tranne Sì - Toscana a Sinistra, che si è astenuto. Come ha ricordato anche il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che ha annunciato voto favorevole e ha espresso solidarietà all'agente, nello scorso settembre il Consiglio aveva già approvato un emendamento finalizzato allo stanziamento di un contributo "puntuale e biennale" a favore del carabiniere Giuseppe Giangrande, ferito in servizio, e di Gianmichele Gangale, accoltellato durante una rapina. Giovanni Donzelli (Fdi) ha motivato la richiesta di estendere il contributo anche a Vece "perché è importante che la Regione Toscana sia presente a fronte di un atto così grave, a prescindere dal livello di assistenza sanitaria garantita". Anche secondo Enrico Cantone (M5S) "è importante dare un segnale forte e tutto l'appoggio possibile alle forze dell'ordine perché possano lavorare con dignità". Paolo Sarti (Sì – Toscana a sinistra) ha spiegato invece di nutrire molti dubbi su una vicenda "nebbiosa" e ha dunque annunciato il voto di astensione. Sarti ha infatti ricordato che "Vece ha subito una condanna per aver commesso un reato gravissimo, quello di aver picchiato quattro ragazzini all'uscita da una discoteca, e avere anche, oltre ad usare violenza, falsificato il verbale". Dunque, secondo Sarti "non avrebbe dovuto essere più in servizio nelle forze dell'ordine". Per Manuel Vescovi (Lega nord) "si tratta di un aiuto dato a un poliziotto ferito nell'esercizio delle sue funzioni, non è giusto negarlo dando valutazioni sul suo passato". Anche per Leonardo Marras (Pd) "non si tratta di un premio alla persona, ma solo di un aiuto, come a Giangrande e a Gangale, per sostenere spese mediche e di riabilitazione". (cem)

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