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COMUNICATO STAMPA  n. 0046

 
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Seduta speciale Pistoia: la parola ai gruppi

Gli interventi dei consiglieri Manuel Vescovi (LN), Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra), Enrico Cantone (M5s), Giovanni Donzelli (FdI), Massimo Baldi (Pd)

 

17 gennaio 2017

 

Firenze – Il capogruppo della Lega Nord Toscana Manuel Vescovi, dalla sala della biblioteca San Giorgio di Pistoia, capitale italiana della cultura, luogo scelto dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale per la prima seduta dell’anno, ha parlato di una città “molto legata al territorio”. “Dai pistoiesi emerge chiaro il senso di appartenenza al proprio rione e quartiere”. Questa “valorizzazione delle differenze”, per Vescovi, conferma quanto Pistoia meriti il riconoscimento di capitale della cultura italiana. “Per quanto ci riguarda – ha detto concludendo il suo breve intervento – la nostra opposizione sarà solo sul terreno politico. Da un punto di vista culturale daremo il nostro contributo”.
L’elezione a capitale è stata accolta con favore anche dal capogruppo di Sì – Toscana a sinistra, Tommaso Fattori: “Pistoia è tra le città più belle al mondo. La sua nomina è un’occasione anche perché va contro il modello imperante dei cosiddetti grandi attrattori che concentrano i flussi turistici”. “La diffusione del patrimonio culturale e artistico, in tutta la Toscana, è assolutamente evidente” ha aggiunto Fattori rilevando come Pistoia riesca ad “essere e incarnare il simbolo di questo tessuto diffuso”. “Come istituzione abbiamo il dovere di equilibrare e spostare i flussi turistici verso i tanti musei minori poco conosciuti, che sono patrimonio della nostra regione”. “Il senso di questo riconoscimento – ha continuato – si accresce nel momento in cui restano dei lasciti permanenti. Questa città ha pezzi del proprio, bellissimo, patrimonio monumentale che avrebbero bisogno di essere recuperati”. Da qui l’appello ad “invertire la rotta, per quanto possibile, nel processo di alienazione del patrimonio pubblico culturale ed artistico. Sono bellezze che ereditiamo dal passato e che devono restare beni comuni”. “Un buon pezzo di strada è stato fatto” ha concluso riferendosi ai numerosi eventi in programma.
Di “riconoscimento straordinario per la città e per tutta la comunità pistoiese” ha parlato il consigliere del Movimento 5 stelle Enrico Cantone. “La nomina a capitale della cultura è una grande opportunità di rinnovamento e benessere economico, sociale e civile”. “Le istituzioni e i cittadini – ha continuato - sono chiamati a dare il proprio contributo attraverso la più ampia partecipazione perché sono in gioco enormi vantaggi per il territorio durante l’anno della manifestazione e in quelli successivi”. Per il consigliere il milione di euro che arriva dal Ministero della cultura, “se amministrato in modo oculato e trasparente, sarà un preziosissimo contributo per il conseguimento di importanti obiettivi di promozione culturale” ha detto citando alcune investimenti “più significativi” soprattutto in tema di “rigenerazione e riqualificazione del tessuto urbano”. “La cultura – ha proseguito - rappresenta uno dei principali elementi di crescita sociale. È il terreno su cui possono svilupparsi idee in grado di dare una svolta al modo di essere e di vivere di tutti noi”. “Lo Stato deve costantemente investire ed aumentare anche esponenzialmente le risorse a favore di cultura, scuola e ricerca”. “Vanno bene i riconoscimenti, ma occorre fare di più” ha detto parlando di “scandali italiani” come “musei chiusi” e “disorganizzazione”. Cantone ha infine ricordato come la Toscana abbia dato i natali a “uomini unici e mai rassegnati ad una cultura di subalternità: La Pira e Don Milani che hanno inteso la cultura come patrimonio collettivo”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha ricordato al sindaco, “che ben ha saputo pennellare l’aspetto storico, della cultura e dell’arte di questa città, che cultura è anche la quotidianità: è sport, e si deve fare molto di più per lo sport a Pistoia in questo 2017; è artigianato, che si esprime nella tradizione; è il vivaismo ornamentale, che deve avere una vera condivisione nel progetto di Pistoia capitale della cultura”. E ha avvertito: “Pistoia capitale non dovrà essere un’isola chiusa, ma un’occasione per valorizzare e rilanciare tutto il territorio pistoiese, anche dal punto di vista turistico. Né può permettersi di continuare ad essere assente nelle grandi borse internazionali del turismo”. Di qui, la richiesta al sindaco: “Questa non può essere un’occasione chiusa per il territorio e non può esserlo neppure all’interno della politica”. In vista delle elezioni comunali, ha detto Donzelli, “lei, sindaco, e con lei il vicesindaco, dovrà dimettersi dal comitato promotore, organizzatore ed esecutivo di Pistoia capitale, che non può diventare il comitato elettorale di nessuno. Se questo accadrà, noi siamo pronti a dare il nostro contributo per vincere questa sfida, che è un’occasione per tutta la Toscana. Con l’orgoglio che la Toscana ha di avere al suo interno una città bella come Pistoia”.
Il consigliere Massimo Baldi, intervenuto a nome del Partito democratico, ha invitato Donzelli “a non trasferire in questa seduta il confronto politico proprio del consiglio comunale, dove le forza sono validamente rappresentate”. Baldi è partito poi dalla considerazione che “Pistoia, di diritto una delle capitali italiane della cultura anche a prescindere da questo riconoscimento”, non si identifica solo nella cultura in senso stretto. “A essere premiata e valorizzata non è e non può essere solo quella cultura intesa come complesso di formazione ed educazione”. “E Pistoia - ha proseguito - risponde a questa sfida”. “Cultura è ad esempio anche saper fare impresa. Pistoia deve nei fatti questo riconoscimento, non ho dubbi, anche al suo modo di pensare e agire, alle consuetudini che innervano la sua comunità”. Un risultato che la città deve certamente, ha proseguito il consigliere, “a tanti operatori, professionisti, creativi che hanno realizzato negli anni progetti individuali o collettivi che infine sono diventati, a volte senza che nemmeno lo avvertissimo, istituzioni culturali della nostra comunità”. Si è creata “un’atmosfera creativa”, nella quale “tutti i protagonisti del mondo della cultura possono trovare un contesto economicamente e socialmente favorevole per le loro produzioni”. La politica, ha sostenuto Baldi, “deve fornire servizi e infrastrutture, materiali e immateriali, per dare agibilità a questo mondo”. E ha concluso citando l’esempio della “biblioteca San Giorgio, inaugurata nel 2017, un luogo che i pistoiesi amano, in cui dalla primavera all’autunno si legge e si studia con luce naturale fino a pomeriggio inoltrato. Mi piacerebbe, qui come altrove, vederne sorgere di nuovi”.(f.cio/s.bar)

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