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COMUNICATO STAMPA  n. 0686

 
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Libri: finisce tutto a Prato, l'indagine dell'ufficiale scrittore

Presentato il romanzo di Edoardo Marzocchi. Il presidente del Consiglio Giani: "Spaccato lucido e a tratti spietato. Profondissimo"

 

29 aprile 2016

 

Firenze –“Uno spaccato lucido, a tratti anche spietato, su una realtà a noi vicinissima eppure tanto misteriosa. Il ritmo incalzante, il linguaggio autentico e un approccio sempre in tensione, ci consegnano una città, Prato, dove sopravvivono solo sfruttatori e clandestini e il presente è stato polverizzato dalla crisi”. Così il presidente del Consiglio, Eugenio Giani, ha commentato il libro di Edoardo Marzocchi “Dove tutto finisce”, presentato in Auditorium di palazzo Panciatichi. Un romanzo “forte, che non si dimentica, dal quale trarre lezioni di vita feroci: la disillusione, la capacità di resistere ai soprusi, l’amore di un tempo lontano che non ci abbandona”. Un libro sulla crisi economica individuale e collettiva, che “arriva in profondità” e da cui “emerge – ha ricordato Giani - l’esplicito riferimento a quello che Malaparte scriveva: a Prato tutto viene a finire, la gloria, l’onore, la pietà, la superbia, la vanità del mondo”. 
Nel corso della presentazione, è stata analizzata la figura del protagonista, il capitano della Guardia di Finanza Francesco Ruggieri che indaga su un’organizzazione criminale cinese, dedita allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina e alla contraffazione. Sono intervenuti, oltre l’autore e l’editore, il direttore della rivista “Storia e storie di Toscana” Pierandrea Vanni, i giornalisti Stefano Cecchi e Laura Gianni. (f.cio)

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