Giani: parco Pinocchio in Corea del Sud, grande opportunità per Toscana
Il progetto di realizzare il Pinocchio Park nella città di Sokcho è stato presentato a Palazzo Panciatichi nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte, con il presidente Eugenio Giani, anche Paola Lorenzini erede di Carlo Collodi e l'imprenditore sudcoreano Ginu Daehun Nam
9 febbraio 2016
Firenze – Sorgerà nella città portuale di Sokcho, situata nell’estremo settentrione della Corea del Sud, il primo Parco di Pinocchio al di fuori dai confini italiani. L’idea, che ha avuto il sigillo della Fondazione Collodi, è stata presentata in una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Panciatichi cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, assieme a Paola Lorenzini pronipote del grande scrittore fiorentino Carlo Lorenzini in arte Collodi, all’imprenditore sudcoreano Ginu Daehun Nam in qualità di amministratore delegato del nascituro Pinocchio Park e all’artigiano ed artista Gabriele Niccolai che ha fatto da “ponte” tra gli eredi di Lorenzini e gli imprenditori sudcoreani.
Prima della conferenza stampa il presidente Giani ha ospitato l’imprenditore asiatico e la nipote di Collodi nel proprio studio. Poi, davanti ai giornalisti, ha ampliato il concetto che già aveva espresso in privato: “La figura di Pinocchio è l’elemento distintivo dell’identità toscana. Non mi sorprende che in Corea del Sud abbiano pensato al burattino di legno uscito dalla penna di Lorenzini, che fu uno dei più importanti letterati italiani dell’Ottocento, per dar vita a un polo di attrazione turistica che, per le sue caratteristiche, potrà diventare foriero di sviluppi economici e commerciali tra la Corea del Sud e la Toscana”.
Il Pinocchio Park sorgerà in un’area della città, non distante dal mar del Giappone, bagnata da un lago cittadino. Il parco sarà un vero e proprio tributo alla Toscana e all’Italia in generale. Vi si troveranno tracce significative di cultura toscana e riferimenti a toscani illustri conosciuti in tutto il mondo, tra cui Leonardo da Vinci e Galileo Galilei.
“Per la prima volta un parco dedicato a Pinocchio sorgerà fuori dall’Italia e addirittura fuori dall’Europa”, ha detto il presidente Giani. “Come Assemblea elettiva dei toscani non possiamo che dare il massimo appoggio a un’ulteriore diffusione della storia di Pinocchio, il cui libro di avventure, che sotto forma di fiaba si è consacrato come una grande opera letteraria, è stato tradotto in oltre trecento tra lingue ed idiomi del mondo”.
Soddisfatta si è detta Paola Lorenzini: “E’ una grande opportunità per la Toscana. Tramite il Pinocchio Park di Sokcho la nostra regione si potrà confrontare con una parte di mondo molto diversa, così lontana eppure incredibilmente vicina dal momento che si pone la voglia di conoscerci”.
Ginu Daehyn Nam ha presentato il progetto anche grazie al contributo del figlio, Gino Joonshu Nam, in grado di presentare in un italiano pressoché perfetto le ambizioni ed i fini del progetto guidato dal padre: “Ralizzeremo un polo attrattivo in cui non sarà possibile soltanto visitare il parco dedicato al burattino di legno, ma anche comprendere l’Italia e la cultura italiana, inquadrandola a partire dalla conoscenza della Toscana e delle sue tradizioni e delle sue eccellenze storiche, culturali, scientifiche, gastronomiche, enologiche e naturalistiche”.
A sottolineare che la nascita del parco sarà una grande opportunità è stato infine anche Gabriele Niccolai, accompagnato dal collega Alessandro Innocenti, che affermato: “L’occasione che si presenta è d’incontro tra due culture. La Corea del Sud è d’altronde il Paese dell’Asia che più si avvicina all’Occidente. Il rispetto che loro hanno per l’Italia e per la Toscana ben lo si comprende dal fatto che vogliono dar vita a un parco come questo”. (mc)
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