COMUNICATO STAMPA n. 0901
Acqua: respinta mozione M5S per 50 litri gratis al giorno
Il testo è stato bocciato a maggioranza. Contrario il Pd, a favore Sì, astensione della Lega
21 ottobre 2015
Firenze –La garanzia, a titolo gratuito, del livello minimo di acqua necessario a soddisfare i bisogni essenziali, stabilito in 50 litri giornalieri dal contratto mondiale sulla risorsa idrica, al centro della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e bocciata dall’Aula con il voto contrario del Pd (si è astenuta la Lega, a favore Sì – Toscana a Sinistra).
Il testo, richiamando la risoluzione del Parlamento europeo dello scorso 8 settembre che riconosce l’acqua come un diritto, puntava ad impegnare la Giunta ad “intraprendere, entro tre mesi, ogni iniziativa per una politica tariffaria che consenta, ad ogni utenza residente in Toscana, la gratuità giornaliera dei primi 50 litri di acqua potabile per componente familiare, senza nessun costo o onere aggiuntivo, per solo uso domestico”.
La mozione è stata accolta con favore dal capogruppo di Sì – Toscana a Sinistra
Tommaso Fattori: “L’impostazione che sta alla base è quella che riguarda i servizi pubblici universali”. “Tutti devono aver accesso al bene” ha osservato ricordando come il Movimento nazionale sull’acqua sia nato in Toscana.
Per
Marco Casucci(Lega Nord) sarebbe auspicabile un “approccio meno demagogico”. “Sono per l’acqua pubblica e per dare dignità ad ognuno”, ha detto rilevando come in Toscana le tariffe siano “le più care d’Italia”.
Di “spirito corretto” ha parlato il vicepresidente della Lega
Elisa Montemagniche ha tuttavia evidenziato alcune “perplessità”. “Non capiamo quali potrebbero essere le coperture”. “Prima di pensare a dare acqua gratis – ha osservato – lavoriamo perché tutti l’abbiano”.
“L’acqua è pubblica” ha osservato il vicepresidente Pd
Monia Monni. “Negli ultimi 15 anni in Toscana sono stati fatti due miliardi di investimenti con un ricorso molto basso al finanziamento a fondo perduto. Abbiamo introdotto molta innovazione anche tecnologica”. “Si sta lavorando per una rimodulazione della tariffa, differenziandola anche per residenti e non, e per diminuire drasticamente i costi dei primi 30 litri”. “Queste, secondo noi, sono le scelte migliori e più eque”. La “gratuità” chiesta nella mozione per il vicepresidente è “fittizia”. “Non c’è finalità sociale ma solo misure con carattere populista che avrebbero effetti negativi sulle famiglie numerose e sulle aziende”, ha concluso.
“Se fare atti politici per i più bisognosi significa essere populisti, allora lo siamo”, ha ribattuto il capogruppo M5S
Giacomo Giannarelli. “Quello che chiediamo nella mozione si può fare ed è un diritto che deve essere garantito”. Giannarelli ha inoltre bollato l’intervento del vicepresidente Monni come “meno indicato. È stata nel Consiglio di amministrazione di Publiacqua. C’è un evidente conflitto di interesse”. Forti critiche alle affermazioni di Giannarelli sono arrivate dal capogruppo
Leonardo Marras: “Nessuno ha il diritto di decidere su chi deve parlare e su quale argomento”. Sul merito della mozione Marras ha chiarito: “O ci confrontiamo o non emerge il merito delle proposte. Abbiamo esposto una posizione affidandola ad un nostro consigliere che non deve essere mai criminalizzato”. (
f.cio)
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