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COMUNICATO STAMPA  n. 0457

 
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Diritti e memoria: difensore civico Toscana ad Auschwitz

Oggi visita ai campi di concentramento nazisti, ieri intervento al Consiglio direttivo della Sezione europea dell’Ombudsman Institute a Varsavia

 

29 aprile 2015

 

Firenze – Visita ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, nell’anno in cui ricorre il 70° anniversario della Liberazione.Il difensore civico della Toscana, Lucia Franchini, alla guida di una delegazione di Difensori civici delle regioni italiane (Piemonte, Basilicata, Province Autonome di Trento e Bolzano) si è recata sui luoghi simbolo dello sterminio nazifascista in Polonia. Si è trattato della tappa conclusiva, fortemente sentita, di una tre giorni che ha visto la partecipazione al X Seminario dei Difensori civici europei con il Mediatore europeo, “La difesa civica contro la discriminazione”.
Il difensore civico della Toscana ha tenuto ieri una relazione a Varsavia, in occasione dell’incontro del Consiglio direttivo della sezione europea dell’IOI (International Ombudsman Institute – Istituto Internazionale dell’Ombudsman), che raccoglie i Difensori civici di tutti i paesi del mondo. 
Il Difensore civico della Toscana, che a livello nazionale ricopre la carica di presidente del Coordinamento dei Difensori civici Regionali, ha illustrato le criticità che l’Italia presenta per quanto attiene la difesa civica. L’Italia è l’unico paese dell’Unione europea privo di una legge nazionale sul Difensore civico e caratterizzato da una varietà di discipline dell’istituto a livello regionale, con una assenza in alcune regioni. Tuttavia in questo quadro ci sono anche delle interessanti potenzialità in quanto il sistema di difesa civica è nato dal basso, prima con le Regioni e poi con gli enti locali, con la battuta d’arresto determinata dall’abolizione del Difensore civico locale nel 2010.
L’intervento ha infine illustrato le prospettive che l’azione del Coordinamento dei Difensori civici regionali e delle Province autonome apre a livello nazionale, soprattutto a seguito delle recenti innovazioni che la presidenza ha introdotto con la creazione di un ufficio virtuale, grazie ad un sistema di gestione delle pratiche che possono essere seguite da remoto dai vari uffici regionali, e con il primo rapporto al Parlamento. (red)

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