COMUNICATO STAMPA n. 0428
Piano del paesaggio: il dibattito conclusivo
L’assessore regionale Anna Marson ha preso la parola dopo il voto di approvazione. “Il Piano ha subito imboscate. Interessi collettivi contrapposti a interessi privati”. Gianluca Parrini (Pd): “Se ci fosse un Nobel per la stupidità politica, lei assessore lo vincerebbe”
27 marzo 2015
Firenze – “Il Piano paesaggistico ha subito imboscate non derivate da un conflitto fra ambiente e sviluppo, come molti hanno sostenuto, ma tra interessi collettivi e interessi privati”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale Anna Marson, appena dopo il voto di approvazione. “Ciò – ha continuato – è testimoniato dal fatto che chi si è mosso a difesa del Piano non rappresenta interessi particolari o privati. Tutti coloro che a vario titolo hanno sollevato richieste di modifiche, l’hanno fatto mossi da interessi privati finalizzati al profitto, mascherato da occupazione e sviluppo”.
Marson ha quindi dichiarato di accogliere il voto con “sentimento contradditorio”. “Non mi sento – ha concluso – di fare alcuna celebrazione clamorosa, né retorica. Raggiungere questo risultato è stato difficile e aspro, né sono state risolte tutte le contraddizioni”. “Spero che l’alto livello di mobilitazione attivatosi a livello regionale e nazionale intorno a questo Piano e l’allarme sul rischio del suo annullamento, serva a mantenere l’attenzione intorno all’interpretazione che nei giorni e negli anni a venire sarà data anche sui suoi contenuti”.
“Se ci fosse un nobel della stupidità politica lei, assessore, lo vincerebbe”. Lo ha dichiarato Gianluca Parrini, Pd, intervenuto subito dopo Marson. Il consigliere si è definito “esterrefatto” e ha sottolineato di non aver "mai visto una cosa così irrituale in tanti anni di politica”. “Assessore – ha dichiarato rivolgendosi direttamente alla Marson –, con questo intervento lei ha fatto un capolavoro di stupidità politica, perché ha banalizzato una discussione seria e un lavoro approfondito con un esito più che soddisfacente per tutta la regione”.
Parrini ha poi definito l'intervento dell’assessore “inaccettabile per forma e sostanza, e intollerabile per la supponenza rispetto al Consiglio regionale. Una cosa mi rassicura – ha poi aggiunto il consigliere - : la sua solo parziale soddisfazione significa che probabilmente il piano è abbastanza buono. L’unica cosa positiva – ha concluso Parrini – è che tra qualche settimana lei, come assessore, sarà solo un brutto ricordo”. (f.cio/Cam)
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