Terre regionali toscane: via libera a bilancio di esercizio 2013

La commissione Agricoltura ha licenziato l’atto a maggioranza. Astenuti Ncd e Più Toscana

31 ottobre 2014

Firenze – Via libera a maggioranza, in commissione Agricoltura presieduta da Loris Rossetti(Pd), al bilancio di esercizio 2013 dell’Ente Terre regionali toscane. Il nuovo soggetto pubblico non economico è nato dall’azienda agricola Alberese per rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali; promuovere il contributo positivo dell’agricoltura e delle foreste all’ambiente e al territorio in modo da salvaguardare la biodiversità e la tutela del paesaggio; tutelare e mantenere la risorsa forestale, anche per prevenire dissesti idrogeologici e difendere le zone e le popolazioni di montagna dalle calamità naturali.
L’atto è passato a maggioranza con il voto di astensione dei gruppi Ncd e Più Toscana. In sede di dichiarazione di voto, Roberto Benedetti(Ncd) ha rilevato che le “criticità riscontrate in passato e che portavano ad un parere contrario permangono. Tuttavia ci sono spiragli positivi e potenzialità da sviluppare. Il percorso è ancora lungo”.
Secondo quanto riferito dal direttore dell’Ente Claudio Del Re, la trasformazione dell’azienda Alberese in Ente Terre (operata dalla Giunta toscana con legge 80/2012) non si è limitata ad una “semplice” variazione dello stato giuridico. Una serie di funzioni precedentemente non ricomprese nella attività di Alberese rendono la gestione complessiva “molto articolata”, determinando una “necessaria e completa ristrutturazione”. L’esercizio si chiude quindi con un disavanzo di 295mila 513,94 euro, in linea con quello del 2012 che si chiudeva con una perdita di 289mila 690 euro. Diversa è la situazione se si confronta l’andamento dell’intero 2013 con quello del primo trimestre 2013. Il bilancio infrannuale, chiuso al 31 marzo, evidenziava infatti una perdita di 194mila 229 euro determinata, almeno in parte, dalle avverse condizioni meteorologiche che hanno condizionato in particolare le produzioni cerealicole, generando la diminuzione della superficie seminata (a causa delle piogge) ed una diminuzione delle rese (conseguenza delle semine tardive svolte in condizioni non ottimali). Allo stesso tempo il bilancio di esercizio 2013 è in linea con il bilancio preventivo la cui perdita era stimata nell’ordine di 284mila 335 euro. (f.cio)