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COMUNICATO STAMPA  n. 0909

 
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Libri: presentato “Dire luce” di Maria Zambrano

Il consigliere regionale Severino Saccardi: “Gli scritti dell’autrice spagnola ci invitano a riflettere sulla luce e sulle ombre della vita e della realtà”

 

29 settembre 2014

 

“Con Maria Zambrano ci troviamo davanti a una grande autrice della cultura europea, un’autrice del calibro di Simone Veil, Edith Stein e Hanna Arendt”. Lo ha detto il consigliere regionale Severino Saccardi, introducendo la presentazione del volume “Dire luce” (Bur Rizzoli), nel quale la spagnola Maria Zambrano si interroga sul significato e la funzione dell’arte, in particolare la pittura, e sul suo rapporto con l’uomo e con la sua esistenza. L’iniziativa, che si è svolta in un’affollata sala Affreschi di palazzo Panciatichi, serve, come ha ricordato Saccardi, “a far conoscere un’opera che rappresenta l’itinerario artistico e spirituale della scrittrice”. Una donne coraggiosa, l’ha definita il consigliere, che, lasciata la Spagna dopo l’ascesa al potere del dittatore Franco, “sviluppò un pensiero che potremmo definire ‘d’esilio’. Un pensiero originale, che coniuga ragione e cuore, ragione e sentimenti, esattamente come avviene negli scritti di Sant’Agostino e di Pascal”. Il filo conduttore di questo pensiero “è collegare parole, immagini e poesia. “Quello di Zambrano è un libro sulla luce e sul ruolo che la luce e l’ombra hanno nella pittura, ma anche nella vita. Ci insegna che la vita è fatta di luci e ombre e che è utile saper cogliere l’ombra per far risaltare la luce”. Concludendo, Saccardi ha aggiunto: “Colpisce il ragionamento sulla luce troppo abbagliante, che non permette di vedere, che confonde. In un tempo con molti falsi bagliori le parole di Maria Zambrano ci permettono perciò di riflettere sulla complessità della vita e della realtà”.
Alla presentazione sono intervenuti Rosalba de Filippis e Sergio Givone, la curatrice del volume Carmen Del Valle, il saggista Luca Nannipieri e il poeta Davide Rondoni.
María Zambrano (1904-1991), filosofa e saggista spagnola, pensatrice autorevole e originale, allieva di José Ortega y Gasset e Xavier Zubiri, è vissuta a lungo in esilio per la sua opposizione al franchismo. La sua vasta produzione, largamente studiata in Italia, si è per lo più concentrata sul rapporto tra filosofia e poesia.
In sala era presente anche la consigliera regionale Stefania Fuscagni.(lm)

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