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La dichiarazione della vicepresidente della commissione Aree interne, Luciana Bartolini (Lega)


La dichiarazione del consigliere Diego Petrucci (Fratelli d'Italia)

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COMUNICATO STAMPA  n. 1020

 
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Aree interne: fiscalità di vantaggio per aree leader, sì a risoluzione

Approvato all’unanimità in Aula l’atto promosso dalla commissione presieduta da Marco Niccolai (Pd)

 

di Bendetta Bernocchi e Sandro Bartoli, 12 ottobre 2021

 

“Attivare una fiscalità di vantaggio per le Aree interne al fine di combattere lo spopolamento e dare nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani”. Questo l’obiettivo della proposta di risoluzione presentata dalla commissione per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd) e votata all’unanimità dall’Aula. 

La fiscalità di vantaggio consiste nell'insieme delle disposizioni tributarie studiate per fornire incentivi a particolari aree geografiche di uno Stato, o a settori sociali e imprenditoriali, per favorirne lo sviluppo. Il Governo nazionale ha approvato un disegno di legge delega il 5 ottobre scorso per la revisione del sistema fiscale, il riequilibrio territoriale tra aree interne e centrali è tra le priorità dell'azione di governo della Toscana. Una fiscalità di vantaggio per le Aree interne, insulari e i Comuni di montagna “risulta opportuna”, si legge nella risoluzione, al fine di attrarre e far rimanere nei territori imprese e cittadini. Favorire il ripopolamento dei borghi delle aree interne, insulari e montane, introdurre misure che incentivino l’apertura di botteghe e negozi, sostenere la riqualificazione urbana e abitativa oltre che il potenziamento dei servizi essenziali sui territori.

La risoluzione impegna la Giunta regionale “ad attivarsi nei confronti del Governo, e in prospettiva del Parlamento” per fare in modo che siano inserite specifiche agevolazione fiscali nella complessiva riorganizzazione del fisco. La cosiddetta “fiscalità di vantaggio, per le Aree interne, insulari e i Comuni di montagna”, appunto, con l’obiettivo di combattere fenomeni di spopolamento e favorire l’insediamento di imprese.

“Questo atto - ha detto Niccolai - nasce dalla consapevolezza che la questione della defiscalizzazione, tra le problematiche che riguardano le aree interne, è una delle più importanti”. “Abbiamo un’occasione propizia perché Il Governo ha approvato un disegno di legge delega fiscale e pensiamo che sia arrivato il momento di introdurre, all’interno della normativa nazionale, elementi di fiscalità di vantaggio per queste aree”. “Ad oggi - aggiunge Niccolai - un’attività produttiva che si trova in un paese di montagna paga le stesse tasse e imposte di una stessa attività in città con uno svantaggio competitivo rilevante;  con la fiscalità di vantaggio si cerca di colmare questo deficit”. “Il tema della diseguaglianza territoriale - ha concluso - non riguarda solo le Regioni del Sud, tutte le Regioni devono aprire un dialogo con il Governo affinché ci sia all’interno dei provvedimenti nella legge delega un riconoscimento alla fiscalità di vantaggio”. 

“La risoluzione è importante ma non esaurisce l’argomento - ha detto Vittorio Fantozzi (FdI) -  Il tema della fiscalità non è esaustivo, è necessario pensare ai servizi, tema centrale. C’è necessità non solo di un impegno verso il Governo ma anche della Regione in questa direzione, occorre sostenere ed incentivare il patrimonio edilizio, i servizi e tutto il sistema su cui si può rilanciare un’area interna”.

“Nelle aree interne, insulari e nei comuni montani - ha aggiunto Luciana Bartolini (Lega) - è difficile vivere, lavorare, studiare e a volte anche curarsi per non parlare delle carenze infrastrutturali specialmente nelle strade montane e forestali”. Bartolini si è soffermata sul problema dell’abbandono dei boschi “il bosco aumenta ma i lavoratori diminuiscono”. “Auspichiamo - conclude - la fiscalità di vantaggio per far si che le attività già presenti sui territori non chiudano e che altre possano aprire, perchè sono presidi territoriali di cui le comunità non possono fare a meno”. 

A seguire l’intervento di Diego Petrucci (FdI): “Dispiace far parte di assemblee che rimandano ad altri le iniziative da prendere per affrontare i problemi. Da una commissione aree interne ci aspettavamo qualcosa di più importante ed efficace di una richiesta fatta al Parlamento” “è delegittimante per il Consiglio regionale”. “Penso che le Regioni possano fare di più, tante sono le tasse regionali che vengono pagate anche nelle aree interne ad esempio si poteva decidere di non far pagar il bollo auto ai mezzi di quelle ditte o partite live che hanno sede legale nelle aree interne”. 

Mario Puppa(Pd) ha aggiunto “quest’operazione chiede al Governo che il territorio marginale sia equiparato nella valutazione alle Regioni del sud e che venga tutelato alla stessa maniera perché i problemi sono gli stessi”. “Si tratta di un atto che non è esaustivo ma è quello che ci vuole oggi, è un atto responsabile che ha l’obiettivo di creare uno stimolo nei confronti del Governo, si vuol evidenziare che ci sono luoghi che hanno bisogno di un’attenzione fiscale particolare”.

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