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COMUNICATO STAMPA  n. 0841

 
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Uffici giudiziari: approvata proposta di legge al Parlamento

La norma chiede di poter ricostituire tribunali soppressi dopo la riforma del 2012, con il contributo economico delle Regioni che lo chiedono

 

di Cecilia Meli e Daniele Pecchioli, 28 luglio 2021

 

A maggioranza il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge al Parlamento che permetterebbe di adeguare la rete nazionale degli uffici giudiziari alle esigenze demografiche ed economiche di specifici territori. Da un lato sarebbero ricostituiti i circondari dei tribunali soppressi con la riforma del 2012, dall’altro, sempre con il contributo economico delle Regioni richiedenti, sarebbero istituiti nuovi tribunali ordinari nelle città che avevano sedi distaccate anch’esse soppresse.
 
Come ha spiegato il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrando l’atto all’aula, “la riforma del 2012, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e di una migliore distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari si è tradotta nella soppressione di trentuno sedi di tribunale, con la relativa procura della Repubblica, e di tutte le 220 sedi distaccate degli uffici giudiziari nelle città che non erano capoluoghi di provincia”. Questo, ha detto ancora Bugliani, ha creato problemi in alcune zone. “Ad Empoli ad esempio, che ha un bacino di 175 mila abitanti e un’alta concentrazione di attività produttive, si sono verificati grossi problemi, per cui gli enti locali hanno chiesto la loro ricostituzione”.
 
Le spese per la gestione e manutenzione degli immobili e per il personale di custodia e vigilanza saranno a carico delle Regioni richiedenti, mentre rimangono a carico dello Stato le spese per le retribuzioni dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria.
 
Sia la ricostituzione dei tribunali soppressi, sia l’istituzione di nuovi tribunali in alcune delle città che avevano sedi distaccate soppresse, potranno essere fatte anche con la costituzione di circondari che prevedano l’inserimento di altri comuni che fanno parte dello stesso circondario o di un circondario confinante, purché facciano parte dello stesso distretto di corte d’appello. In ogni caso, dalla ricostituzione o dalla istituzione di un nuovo tribunale, dovrà necessariamente seguire la ricostituzione o l’istituzione della relativa procura della repubblica.
 
Enrico Sostegni(Pd), primo firmatario della proposta, ha ribadito che “questo atto non ha finalità localistiche ma è una norma di carattere generale, per reintrodurre una flessibilità in un’organizzazione della giustizia fatta in maniera formale, senza tenere coto delle effettive realtà del territorio”.
 
Irene Galletti(M5S) si è detta inizialmente favorevole alla proposta purché si dimostri la proattività del territorio, e ha chiesto se esistano stime delle spese che la Regione Toscana dovrebbe affrontare “in un momento in cui ci sono tagli al bilancio” e un elenco di quali circondari si intendano ricostruire. “E’ necessario fare previsioni precise” ha detto. Sostegni le ha risposto spiegando che, per quanto riguarda Empoli, il Comune ha già messo a disposizione la sede a titolo gratuito. Galletti, rilevando che “non sono state fatte valutazioni generali su tutta la regione che noi riteniamo essenziali, ma solo su Empoli”, ha annunciato voto di astensione del suo gruppo.
Elisa Tozzi(Lega), visto anche l’accoglimento di alcuni emendamenti presentati dal suo gruppo, ha annunciato voto favorevole.
 
Numerosi dubbi sono stati invece espressi da Diego Petrucci (Fratelli d’Italia). “La norma ha senso se si parla di Empoli, meno se ha carattere regionale – ha detto -. Il cittadino non è danneggiato se la Procura della Repubblica è vicino o lontano, è danneggiato se le Procure non lavorano con efficacia e rapidità”. Inoltre, ha sottolineato il consigliere “con la pandemia si è, vivaddio, affermato il principio per cui nel processo civile tutte le procedure si svolgono quasi sempre per scritto, con risparmi enormi di tempo per tutti, e questo rende meno importante la prossimità fisica”. “Soprattutto per le aree interne, in forte difficoltà per i tagli ai servizi, alla sanità e alla scuola, mi sembra contraddittorio caricare spese sulle Regioni per gli uffici giudiziari” ha concluso.
 
Marco Casucci(Lega) ha annunciato voto favorevole, sottolineando come “sia auspicabile una riflessione sui servizi di prossimità, invertendo la tendenza di una stagione in cui si è sofferto di ‘mania di fusione’. Non tutto ciò che è grande è bello”.

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