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COMUNICATO STAMPA  n. 496

 
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Aula: Giani, stanotte Toscana ricorda strage Georgofili

Il presidente del Consiglio regionale: “Alle 1 e 04 il rintocco della campana di Palazzo Vecchio ci unirà nel silenzio in ricordo delle vittime del 1993”. L'invito rivolto ai consiglieri a partecipare. "In questi ultimi mesi legislatura intensificare sforzi per dare il segno della capacità di gestione dei beni sequestrati alla mafia e valorizzazione del profilo di legalità"

 

di Ufficio stampa, 26 maggio 2020

 

Firenze - “Stasera ricorderemo la strage dei Georgofili, avvenuta nella notte del 27 maggio 1993. Come Regione Toscana saremo presenti nel corteo che si sposterà a mezzanotte e mezzo da Palazzo Vecchio per raggiungere il luogo della strage, dove morirono 5 persone e ne furono ferite oltre 100”. Così il presidente del Consiglio regionale apre la seduta dell’Aula. “Un attentato – ricorda Giani - partorito dalla mente diabolica di Totò Riina come risposta allo Stato. Forse, è stato quello il momento più drammatico che la nostra Regione ha vissuto come vittima della mafia. Al rintocco delle una e 04 la campana di Palazzo Vecchio ci unirà nel silenzio e nel ricordo per le vittime della strage”.
Il presidente ha ringraziato i consiglieri Gabriele Bianchi (Gruppo misto) e Francesco Gazzetti (Pd) che avevano rivolto al presidente la richiesta di commemorare in Aula le vittime della strage, e ha rivolto l'invito a tutti i consiglieri a partecipare alla cerimonia di questa notte.

A margine della seduta, Giani ha ricordato diffusamente "quella notte, che per me rimarrà indelebile nella memoria. Ero assessore alla mobilità e al traffico del Comune di Firenze, i vigili mi chiamarono per primo, ebbi modo di passare tutta quella notte e vivere drammaticamente la scoperta dei corpi della famiglia Nencioni, uno per uno sotto le macerie. Il nostro impegno - prosegue Giani - dovrà essere sempre forte e molto determinato. Ci sono in Toscana più di 50 beni sequestrati alla mafia, vi è l'impegno grande di don Bigalli di Libera".

"In questi ultimi mesi di legislatura - conclude Giani - noi dovremo intensificare tutti gli sforzi e tutto l'impegno per dare il segno di una capacità di gestione attiva di questi beni, come liberazione dalla mafia e valorizzazione del profilo di legalità".

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