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COMUNICATO STAMPA  n. 675

 
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Ambiente: Canale Battagli Montevarchi resta al demanio, via libera alla legge

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il dispositivo che blocca il processo di cessione introdotto con la prima variazione di bilancio 2018

 

di Paola Scuffi e Ufficio stampa, 11 giugno 2019

 

Il Canale Battagli di Montevarchi resta al Demanio. Il processo di cessione introdotto con la prima variazione di bilancio 2018 sarà bloccato e il sistema artificiale nato in epoca medievale per portare l’acqua nei campi e che tuttora svolge funzioni irrigue, industriali e di usi civici, verrà ricondotto alla disciplina dei consorzi di bonifica, in particolare nella fattispecie dell’articolo 27 bis, comma 1 della legge regionale 79/2012.
 
È quanto deciso dal Consiglio regionale della Toscana che ha votato  all’unanimità la legge che abroga l’articolo 16 della 37/2018,  ovvero le disposizioni per la gestione in concessione del Canale introdotte perché, almeno in un primo momento, si pensava fosse esaurita la sua originaria funzionalità demaniale.
 
Come spiegato da Stefano Baccelli (Pd), presidente della commissione Territorio e Ambiente, da una ricognizione effettuata congiuntamente dai Comuni di Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Consorzio di bonifica Alto Valdarno e Genio civile Valdarno Inferiore, è emerso che il 'Berignolo' o 'Gora', appellativi con cui si è soliti definire il canale, costituisce un sistema artificiale che assolve funzioni di captazione, adduzione e distribuzione delle acque utilizzate a fini agricoli o idropotabili, funzioni di scolo, di drenaggio urbano, ulteriori funzioni promiscue. È quindi venuto meno il presupposto per l’applicazione del processo di sdemanializzazione.
 
Ad annunciare il voto favorevole sia Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) che Marco Casucci (Lega), con alcune considerazioni. Per Fattori “resta un mistero che la Giunta abbia avviato un processo di sdemanializzazione su un sistema che sta lì dal Medioevo”. Secondo Casucci, invece, che ha ricordato di aver presentato allora un emendamento abrogativo “si è perso tempo, a danno dei cittadini toscani”.

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