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COMUNICATO STAMPA  n. 50

 
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Arte: morte Pina Ragionieri, il cordoglio di Eugenio Giani

Il presidente del Consiglio regionale: “Voce libera e autorevole della cultura fiorentina e italiana, donna instancabile che ho conosciuto e apprezzato per il suo impegno nella casa-museo di Michelangelo”

 

di Ufficio Stampa, 16 gennaio 2019

 

Cordoglio personale e a nome dell’Assemblea toscana, è quanto esprime il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, appresa la notizia della morte di Pina Ragionieri, storica dell’arte, studiosa di Michelangelo. “Conoscevo Pina Ragionieri da anni, con lei ho condiviso la passione per Michelangelo. Ho avuto modo di apprezzare le sue qualità di studiosa attenta e appassionata negli anni della mia presidenza di Casa Buonarroti, di cui lei era la direttrice. Una donna instancabile – prosegue Giani –, che ha saputo animare la casa-museo dedicata a Michelangelo, ma, soprattutto, ha rappresentato una voce libera e autorevole della cultura fiorentina e italiana. Mi stringo al dolore dei familiari per questa grave perdita”.
 
Pina Sergi Ragionieriaveva 92 anni. È stata insignita della Medaglia d’oro del presidente della Repubblica e il diploma di prima classe quale benemerita nel campo della cultura e dell’arte (1997). Dal 2009 era accademica d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno. Nata e laureata a Firenze in filologia moderna italiana, si è distinta tra i maggiori studiosi di Michelangelo. È stata direttrice e poi anche presidente di Casa Buonarroti dal 1984, portandola a ottenere successo di pubblico e rinomanza internazionale. Sposata con lo storico Ernesto Ragionieri, professore universitario e membro del Comitato centrale del Partito comunista italiano, Pina Ragionieri non disgiunse mai la passione politica dall’impegno culturale. Fin dalla giovinezza il suo impegno scientifico non fu disgiunto da quello politico e sociale, collaborando a il “Ponte” di Piero Calamandrei, “Belfagor” di Luigi Russo, al “Nuovo Corriere” diretto da Romano Bilenchi e ancora a “Paese Sera”, a “l’Unità”, a “Rinascita”. Dal 1954 al 1975 lavorò per la Casa Editrice Sansoni di Firenze, curando collane di grandi classici italiani e stranieri e traducendo capolavori di anglistica. Nel biennio 1975-1976 ricoprì l’incarico di consulente culturale del sindaco di Firenze, Elio Gabbugiani.
     
La camera ardente si terrà nella casa-museo di via Ghibellina.

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