Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 33

 
dal   
  al     
 

Sanità: accreditamento e convenzioni, le difficoltà tra pubblico e privato

L’assessore regionale Stefania Saccardi ha risposto al portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti (Lega)

 

di Ufficio Stampa, 15 gennaio 2019

 

Le convenzioni sottoscritte con istituti privati accreditati della Asl Toscana Centro per prestazioni di specialistica ambulatoriale, diagnostica strumentale e di medicina fisica e riabilitazione sono state oggetto di successive proroghe nel corso del 2018. Nel mese di maggio, la direzione generale – scrive il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti (Lega) in una interrogazione – “comunicò ai propri uffici l’intenzione di procedere a una proroga fino al 31 marzo 2019”, ma successivamente, “a luglio viene promulgata la delibera in cui si annuncia che la detta proroga si ferma al 31 dicembre”.
 
I contratti di convenzione, osserva Alberti, “da anni vengono prorogati in modo pressoché automatico, senza tenere conto delle prestazioni effettive e della qualità tecnologica della strumentazione utilizzata”. L’Autorità garante della concorrenza, aggiunge il portavoce dell’opposizione, enuncia un principio, secondo il quale “la prassi di assegnare fondi pubblici alle strutture private convenzionate in funzione della spesa storica integra una violazione dei principi a tutela della concorrenza”.
 
Per tutta questa serie di considerazioni, il portavoce dell’opposizione interroga il presidente della Regione e l’assessore regionale competente per sapere “le ragioni per le quali la direzione generale dell’Asl Toscana Centro ha corretto ‘in corsa’ l’indirizzo per la proroga dei contratti di convenzione degli Istituti privati accreditati, accorciando i tempi dal 31 marzo 2019 al 31 dicembre 2018” e per sapere se la “Regione Toscana, non ritenga opportuno fornire adeguati indirizzi alle Asl regionali affinché le stesse controllino periodicamente le caratteristiche dei soggetti privati accreditati secondo criteri di valutazione oggettivi prima di rinnovare automaticamente la convenzione, al fine di evitare l’accreditamento di soggetti che non presentino adeguate caratteristiche e non diano le giuste garanzie di prestazione, a vantaggio di altri soggetti più efficienti, nell’ottica di un miglioramento del servizio fornito ai cittadini”.
L’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi ha spiegato che “per il contenimento dei tempi di attesa, si sta procedendo a un’ampia ricognizione dell’offerta sia interna sia degli istituti privati accreditati attraverso l’istituzione della gestione operativa, da attivarsi entro il prossimo mese di novembre”. “Verranno definiti - ha aggiunto l’assessore - i volumi di produzione e il tipo di casistica ambulatoriale da gestire a livello delle macroarticolazioni aziendali e, dove necessario, delle strutture accreditate convenzionate”. Saccardi ha detto poi, che “sarà possibile effettuare un’analisi dell’andamento nel tempo della domanda che tenga conto della variabilità per effettuare una corretta pianificazione strategica”.
 
“I tempi - ha detto - sono stati spostati perché la Regione ha fatto una delibera nella quale ha dettato linee specifiche su come affrontare le tematiche delle liste d’attesa e così anche le aziende si sono dovute ricalibrare dando una priorità  all’offerta interna per poi capire quello che rimaneva fuori e che poteva essere così convenzionato”. “Sarà definita prima possibilela ripartizione delle prestazioni e per quanto riguarda l’accreditamento – ha aggiunto l’assessore – le strutture sono soggette a verifica da parte del gruppo tecnico di valutazione regionale su base campionaria e l’accreditamento deve essere rinnovato ogni 5 anni”. Saccardi ha concluso ribadendo che nella richiesta di prestazioni l’attenzione è volta anche alle “caratteristiche dei macchinari per evitare che si offrano prestazioni di bassa qualità”.
 
Alberti si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore. “Il problema – ha aggiunto  il consigliere regionale – è vivo in tutta la Toscana, tanti operatori del settore sanitario si lamentano delle difficoltà per ottenere le convenzioni. Riteniamo sia un sistema da riorganizzare”.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana