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Giornata degli Etruschi. Giani: "Ogni anno tante iniziative"


Giornata degli Etruschi. Casciu: "Aperture straordinarie nel segno di Porsenna"

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COMUNICATO STAMPA  n. 0897

 
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Giornata degli Etruschi: Porsenna, il conquistatore di Roma protagonista dell’edizione 2018

Cerimonia inaugurale in sala Gonfalone. Il presidente, Eugenio Giani: “Il 27 agosto giorno simbolico: iniziative per un mese e manifestazioni in oltre 20 Comuni”. Donato al Consiglio un busto raffigurante il re Porsenna, realizzato dal maestro Foderini

 

di Camilla Marotti, 27 agosto 2018

 

Donazione busto Porsenna: da sinistra, Stefano Casciu, Flavio Foderini, Chiara Lanari, Eugenio GIani e Maria Angela TurchettiLa radice identitaria della Toscana affonda nell’Etruria e nella cultura che gli etruschi riuscirono a esprimere.
Presentata in Consiglio regionale la terza edizione della Giornata degli Etruschi, la rassegna che prende come riferimento simbolico il 27 agosto di ogni anno, ricorrenza delconferimento del titolo di Granduca della Toscana al Duca di Firenze Cosimo I, il 27 agosto 1569 con una bolla papale da parte di Pio V. “Gli eventi dureranno un mese e ci sono oltre 20 manifestazioni organizzate dai Comuni”, ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani.  Con il presidente, per ribadire “Il valore identitario fondamentale della nostra Toscana”, anche Marco Casucci, segretario dell’ufficio di presidenza. Grazie alle iniziative di questi anni e a quelle tuttora in atto, ha osservato Giani, emerge la trama di “una regione etrusca anche molto oltre il cuore della Toscana meridionale, spesso identificata come la Toscana etrusca”.
 
Al centro dell’appuntamento in Consiglio la figura di Porsenna, certamente la più forte del mondo etrusco, colui che riuscì a sconfiggere Roma alla fine del VI secolo, conquistandola, ma senza raderla al suolo. La figura del re Etrusco di Chiusi, dove ancora si concentrano le ricerche della tomba del grande condottiero, è protagonista della storia della penisola italica e dell’impegno che anima le attività sul territorio.
 
Un busto in ceramica con patina bronzea, eseguito dal Maestro Flavio Foderini di Chiusi, raffigurante Porsenna, è stato donato al Consiglio regionale durante la cerimonia di questa mattina 27 agosto. La direttrice del Museo nazionale etrusco di Chiusi, Maria Angela Turchetti, autrice delle tavole esplicative che accompagneranno il busto del re nelle sale di palazzo del Pegaso, ha ripercorso la trama articolata delle notizie storiche e dei ritrovamenti archeologici, mettendo in evidenza la collaborazione con il Polo Museale della Toscana, rappresentato in sala Gonfalone dal direttore, Stefano Casciu
 
Chiara Lanari, vicesindaco e assessore alla Cultura di Chiusi, ha ricordato alcune tra le iniziative di quest’anno, come l’apertura straordinaria del Museo nazionale, l’apertura notturna, per la prima volta, della tomba della Scimmia e le visite museali organizzate in occasione della Giornata Europea del Patrimonio, il 23 settembre. “Pensiamo anche di recuperare un vecchio premio giornalistico – ha aggiunto il vicesindaco – il premio Porsenna”. 
 
Al tavolo presidenziale il sindaco di Monteriggioni, Raffaella Senesi, la città che ha deciso di andare oltre le radici dantesche mettendo a punto un progetto su reperti e tombe etrusche. Dal 13 ottobre fino al 30 aprile sarà presentato un percorso didattico, con un’esposizione di oltre 250 pezzi: un viaggio di circa 1000 anni nella storia del territorio dall’età del Ferro al tardo Ellenismo. “L’esposizione sarà arricchita anche da ricostruzioni e tecnologie multimediali, con la possibilità di entrare nella grande tomba dei Calisna Sepu”, ha ricordato il sindaco, illustrando l’importante rete di istituzioni coinvolte nel progetto.
 
Infine, tutti invitati a Fiesole all’inaugurazione del restauro del Tempio Etrusco. Come annunciato dal sindaco di Fiesole, Anna Ravoni, si tratta di un particolare progettonell’area archeologica. Tra le varie iniziative previste, “Il 22 settembre alle ore 15 si presenteranno i lavori di consolidamento e valorizzazione del tempio, i cui ultimi lavori di restauro risalgono agli anni Sessanta”. Inoltre, ha aggiunto Ravoni, i vari reperti saranno ricollocati e sottoposti a nuova disposizione.

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