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COMUNICATO STAMPA  n. 189

 
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Caso Idy Diene: sì a due mozioni per contributo straordinario alla famiglia

Gli atti sono stati presentati da Giovanni Donzelli (FdI) e da Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra). Il primo è stato approvato a maggioranza con l’astensione della Lega, il secondo all’unanimità

 

14 marzo 2018

 

Firenze – Un contributo straordinario alla famiglia di Idy Diene, il cittadino senegalese ucciso il 5 marzo scorso in pieno centro a Firenze da un 68enne italiano a colpi di pistola. Lo chiedono due mozioni, che impegnano la Giunta in tal senso, approvate questa mattina dal Consiglio regionale.
La prima, presentata dai consiglieri del gruppo Sì-Toscana a Sinistra (Tommaso Fattori e Paolo Sarti), è stata approvata all’unanimità e impegna la Giunta a “esprimere solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese e toscana e ai familiari della vittima, ribadendo la tradizione di accoglienza e la cultura antirazzista della nostra Regione” e a “stanziare un contributo di solidarietà puntuale e biennale”. La seconda, presentata da Giovanni Donzelli (FdI), impegna la Giunta ad “attivarsi affinché alla prima variazione di bilancio venga predisposto un contributo di solidarietà di 20 mila euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019” da destinare alla famiglia di Idy Diene. Questo auspicando che nel frattempo venga approvata la legge regionale che, nell’ottica di garantire l’imparzialità  nell’erogazione di questo tipo di contributi, vada a stabilire un fondo apposito e anche le condizioni di utilizzo dello stesso. L’atto, in questo caso, è stato approvato a maggioranza, con l’astensione della Lega. L’astensione della Lega è stata motivata con il fatto, come ha spiegato Elisa Montemagni, che il gruppo avrebbe ritenuto opportuno approvare prima la legge di disciplina dei contributi. “Il problema è che ci troviamo davanti a una discriminazione – ha detto Montemagni -. Ci sono state 17 donne morte per omicidio, e nessuno ha dato loro 20 mila euro. Noi vorremmo criteri oggettivi proprio per evitare discrezionalità”.
Giovanni Donzelli (FdI) ha ricordato che “siamo davanti a un gesto di un folle, in cui il razzismo non è accertato, e FdI in questo caso non può che stare dalla parte delle vittime, come ha sempre fatto”. Il problema piuttosto, secondo il consigliere, è “quello della sicurezza, dato che nessuno è intervenuto a disarmare un uomo armato in pieno centro”.
Monia Monni (Pd) ha annunciato voto favorevole a entrambi i provvedimenti, sottolineando che è auspicabile l’approvazione a breve della legge, ma senza anteporla all’erogazione di questo contributo.
Tommaso Fattori ha osservato che a suo parere ci troviamo davanti a un atto di razzismo “perché l’omicida ha scelto chi uccidere e alla fine ha sparato contro un uomo di colore, ritenendo evidentemente che la sua vita avesse meno valore di quella di un uomo bianco”. “Questi sono gli effetti che si ottengono – ha proseguito – quando si armano i cittadini”.
Serena Spinelli (Mdp-Art.1) ha annunciato voto favorevole ai due atti e ha ringraziato “i 15 mila cittadini scesi in piazza pacificamente per solidarietà con la comunità senegalese”. “Firenze – ha detto – ha dimostrato che si può dire no a chi vuole dividerci”.
Sì alle due mozioni è stato annunciato anche da Andrea Quartini (M5S), secondo il quale “è necessario ricostruire un sistema di autocontrollo sociale a largo raggio, una comunità attenta e capace di intercettare i disagi e i bisogni, in modo da evitare episodi come questo”.
Anche Monica Pecori (Gruppo Misto-Tpt) ha annunciato voto favorevole a entrambi gli atti “che si attengono ai fatti e descrivono quella che è la situazione oggettiva”. (cem)
 
  

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