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COMUNICATO STAMPA  n. 43

 
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Sanità: piano socio-sanitario 2016-2020, informativa in Consiglio regionale

L'assessora regionale alla Sanità ha illustrato in aula il documento preliminare: quadro conoscitivo, linee guida e obiettivi

 

17 gennaio 2018

 

Firenze– Rete, responsabilità e sostenibilità saranno le parole chiave del piano socio-sanitario 2016-2020 di cui l’assessora regionale alla Sanità ha illustrato in aula linee guida e obiettivi. L’informativa è partita da un quadro conoscitivo economico e sociale della nostra regione nella quale si è evidenziato un tasso di disoccupazione regionale del 9,5 per cento (2016), più basso rispetto a quello nazionale e con segnali di ripresa anche se con uno svantaggio giovanile consistente (tasso di disoccupazione del 24 per cento per la fascia 18-30 anni). Dal quadro emerge che le famiglie che vivono sotto il minimo vitale sono 54mila, sono 82mila quelle in povertà relativa. La Toscana è una delle regioni più anziane d’Italia con quasi un milione di persone over 64, dove la quota di ultra 74enni è pari al 13 per cento della popolazione e dove le nascite diminuiscono. Tra i determinanti di salute l’assessora ha ricordato che la Toscana registra un calo di fumatori, anche se tra i giovani la quota rimane alta. La nostra è la prima regione per consumo medio quotidiano di alcool, la seconda per numero di incidenti stradali (15mila 800 nel 2016) ma si pratica sport con regolarità (anche se il 36 per cento di persone è sedentario). Dal punto di vista del quadro sanitario, l’assessora ha evidenziato miglioramenti sul fronte della qualità e dell’appropriatezza in ospedale, anche in termini di soddisfazione dei pazienti e degli standard per la sicurezza; peggioramenti, invece, riguardo ai dati sulle coperture vaccinali e alla spesa per l’assistenza farmaceutica.
Nel merito del futuro piano socio-sanitario, si prevede lo sviluppo di interventi per rafforzare la continuità assistenziale, per implementare la nuova medicina di iniziativa e dare sostegno ai care givere alle famiglie nel supporto domiciliare anche con il progetto “pronto badante”, innovare modelli di assistenza e cura attraverso una nuova visione della casa della salute. Tra le priorità, lo sviluppo delle capacità di autogestione delle patologie croniche, il sostegno alle competenze genitoriali, investimenti in prevenzione, nelle politiche vaccinali, nello sviluppo della pratica sportiva e di percorsi integrati di accompagnamento e nell’inserimento socio-lavorativo per le persone vulnerabili.
Sostenibilità, ha spiegato l’assessora regionale, significa massimizzare le risorse per il bene di tutta la comunità in modo che nessuno sia escluso o discriminato; riorganizzare i servizi per dare risposte adeguate ai bisogni in una politica di trasparenza, informazione e comunicazione. Si vuole migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria, predisporre servizi sanitari domiciliari, consolidare la rete per la prevenzione della violenza di genere. Per garantire equità di accesso alle cure su tutto il territorio toscano, si vogliono abbattere le liste d’attesa, sviluppare nuovi strumenti di gestione del rischio clinico e nuovi percorsi di cura, sostenere la cultura della donazione e l’etica dei trapianti.
Infine, l’assessora ha parlato degli strumenti di governance e delle sfide del prossimo quinquennio. Tra questi emerge l’esigenza di concentrarsi sul connettivo elettronico che consenta alle diverse parti di lavorare insieme: procedere con l’evoluzione del fascicolo sanitario elettronico; ridefinire la rete per le prenotazioni specialistiche ambulatoriali; definire strategie per garantire informazioni ai cittadini anche con tecnologie di uso comune. Si confermano, poi, il sostegno all’eccellenza attraverso un modello di governo delle tecnologie e degli investimenti che consenta l’accesso alle migliori tecnologie esistenti e l’importanza della formazione e della ricerca e della sperimentazione clinica. (bb)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana