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Immagine - Inaugurazione della nuova illuminazione dell'Arco dei Lorena
Inaugurazione della nuova illuminazione dell'Arco dei Lorena

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COMUNICATO STAMPA  n. 1609

 
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Consiglio solenne: Giani, innovazione e tolleranza i valori dell'identità toscana

L'intervento del presidente del Consiglio regionale al cinema della Compagnia in occasione del 30 novembre Festa della Toscana. In platea numerosi sindaci e consiglieri regionali, autorità e studenti

 

30 novembre 2017

 

Firenze – Gli squilli delle chiarine e l’inno di Mameli hanno aperto, questa mattina, la seduta solenne del Consiglio regionale, in occasione della Festa della Toscana. La seduta, che si è tenuta al cinema della Compagnia, è stata molto partecipata per la presenza in platea di numerosi sindaci da tutta la Toscana, di consiglieri regionali, di rappresentanti della Giunta, di autorità e studenti.
“Oggi la Festa compie 18 anni, diventa maggiorenne – ha detto il presidente Eugenio Giani – si consolida come momento di ricorrenza dell’identità toscana, di un’identità che ricerca e promuove il senso di appartenenza ad una tradizione e che conserva le nostre radici”.
Giani ha ricordato la storia, quel 30 novembre 1786 quando il granduca Pietro Leopoldo firmò a Pisa l’editto con cui aboliva per la prima volta la tortura, la pena di morte e la confisca dei beni al condannato. “Con quella firma – ha aggiunto il presidente - la Toscanasi pose all’avanguardia di un movimento di idee democratiche e di libertà, sul pensiero di Cesare Beccaria con uno sguardo volto al futuro”. “Con il 30 novembre non si ricorda solo un evento storico ma si tramanda un messaggio che oggi è quanto mai attuale, perchè solo 104 delle circa 200 nazioni nel mondo hanno nel proprio ordinamento penale abolito ufficialmente la pena di morte”.
Il presidente Giani ha parlato di una Toscana, “regione della tolleranza e dell’innovazione” fin dai tempi degli Etruschi, dove “l’innovazione era rappresentata dal ferro e la tolleranza dal ruolo della donna sacerdotessa”; dei Romani, dove l’innovazione erano “il cardo e il decumano e la tolleranza il valore della cultura e il mecenatismo”; dell’Alto Medio Evo con il “diritto e l’Umanesimo” fino ai tempi moderni di “Internet”. Il presidente ha concluso il proprio intervento ricordando la forte partecipazione da parte di tutta la regione: “dei 276 comuni toscani (da gennaio 274 per effetto delle fusioni) – ha detto Giani- tutti hanno organizzato almeno un evento per celebrare la Festa e questo grazie al lavoro sul territorio dei nostri consiglieri”. (bb) 

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