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COMUNICATO STAMPA  n. 1337

 
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Etruschi: Acque Sacre, al palazzo del Pegaso le statuette votive dell'Appennino toscano

In esposizione i bronzetti votivi ritrovati nel Mugello e in Casentino. Questa mattina il taglio del nastro. Giani: "Ritrovamenti di Albagino pongono interrogativi e aprono nuovi interessanti filoni di ricerca"

 

28 settembre 2017

 

Firenze – Bronzetti votivi lasciati dagli etruschi al lago degli Idoli, dove nasce l’Arno, e ai laghetti di Albagino, nel Mugello, sono da oggi in mostra al primo piano del palazzo del Pegaso. Per la prima volta, anche i reperti del recente ritrovamento, accanto a una selezione di piccoli bronzi rimasti dagli scavi ottocenteschi al lago degli Idoli, sul Monte Falterona, sono visitabili a Firenze, nella sede del Consiglio regionale. Due aree dell’Appennino toscano, nel Mugello e in Casentino, dalle spiccate analogie, nelle quali i ritrovamenti confermano come i percorsi attraverso i crinali fossero costellati, nei secoli in cui prosperò la civiltà etrusca, da luoghi sacri all’aperto, legati alle acque, dove ci si poteva recare per ringraziare e fare voti alle divinità, offrendo doni. La mostra “Acque Sacre. Culto etrusco sull’Appennino toscano” è stata inaugurata ufficialmente questa mattina dal presidente dell’Assemblea toscana, Eugenio Giani, e sarà visitabile con ingresso gratuito, fino al 20 gennaio, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, il sabato mattina dalle 10 alle 12.
“L’inaugurazione di questa esposizione rappresenta la degna conclusione delle tante iniziative legate alla Giornata degli Etruschi 2017”, ha detto Giani. “Dal 27 agosto, trenta gli eventi in Toscana che hanno sviluppato l’opera di promozione, per la quale questa Giornata è stata istituita”. Una mostra “di alto livello culturale e scientifico”, ha detto ancora Giani. “I recenti ritrovamenti di Albagino pongono interrogativi e aprono nuovi interessanti filoni di ricerca”. Il gruppo di statuette di bronzo dal Lago degli Idoli sul Falterona fa parte infatti di un impressionante deposito votivo messo in luce a partire dagli inizi dell’Ottocento: circa 600 statuette bronzee, mille pezzi di bronzo informe, duemila punte di freccia che oggi si trovano disseminati in importanti musei stranieri, quali il British Museum e il Louvre. A questo ritrovamento, che fece epoca, viene ora affiancata l’importante scoperta dello scorso anno, quando è venuto casualmente alla luce un gruppo di bronzetti in una zona chiamata “I laghi” in località Albagino (Firenzuola), zona di confine tra Toscana ed Emilia. Molte le affinità e le analogie tra i reperti ritrovati nelle due località dell’Appennino toscano.
Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti Andrea Pessina, soprintendente Sabap (Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio) per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; Ursula Wierer e P.Gregory Warden per il comitato scientifico della mostra. Sono intervenuti anche i consiglieri regionali Nicola Ciolini e Fiammetta Capirossi. Nell’occasione, il Consiglio regionale ha conferito il riconoscimento di ‘Eccellenza della Civiltà Etrusca’. Tre i Comuni prescelti quest’anno: Carmignano, Murlo e Pitigliano.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Siena, Grosseto e Arezzo; il consorzio internazionale di Università, Mugello Valley Archaeological Project.
La Giornata degli Etruschi è un’iniziativa dell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Toscana. (s.bar/ps)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana