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COMUNICATO STAMPA  n. 1287

 
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Parco Apuane: sospesa la nuova perimetrazione

A maggioranza la commissione Ambiente approva la proposta di legge del presidente Stefano Baccelli. "Sospendiamo l'efficacia dei nuovi confini. Il Comune di Pescaglia, non coinvolto, potrà partecipare nella definizione". Rinviata l'approvazione della cartografia

 

21 settembre 2017

 

Firenze – Il caso Pescaglia, in provincia di Lucca, che ha rischiato di vedersi "fortemente ridotti gli spazi per la caccia sul territorio comunale" come rilevato dallo stesso sindaco Andrea Bonfanti, per effetto della nuova perimetrazione del Parco delle Alpi Apuane, è stato risolto. Su iniziativa del presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale, Stefano Baccelli (Pd), è stata approvata una proposta di legge che "recepisce la delibera della comunità del Parco per una sospensione dell'efficacia della perimetrazione". Il testo, scritto e presentato dallo stesso Baccelli, è stato approvato a maggioranza. "Alla base di tutto – ha spiegato il presidente – c'è il mancato coinvolgimento dell'amministrazione comunale nella fase di definizione dei nuovi confini". "La sospensione servirà per eventuali modifiche che lo stesso Parco vorrà adottare" ha detto ancora Baccelli rilevando la necessità di "garantire la valutazione di tutti gli interessi" e in particolare della "specifica situazione in cui si è trovato il Comune di Pescaglia". La commissione ha inoltre deciso di rinviare l'approvazione della cartografia del Parco delle Apuane "perchè nel corso della discussione e delle interlocuzioni formali, in particolare con i Comuni del territorio, è emersa l'esigenza di nuovi approfondimenti che potrebbero essere affrontati anche attraverso consultazioni in commissione" ha spiegato Baccelli. "Un'analisi più di dettaglio è d'obbligo perché la questione, apparentemente solo tecnica, ha una valenza importante. È necessario trovare un equilibrio tra le mappe passate e le nuove" ha detto il presidente. "Il Piano stralcio che da vita alla nuova 'carta', non ha ancora riguardato il settore delle cave ma le aree contigue non di cava, ed è stato un lavoro lungo e faticoso. Credo – ha concluso - sia legittimo che Giunta e Consiglio si prendano il tempo necessario per definire al meglio, e in assoluta chiarezza, quelle che saranno le zone a piena tutela". (f.cio)

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