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COMUNICATO STAMPA  n. 1331

 
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Fallaci: il Fondo in Consiglio regionale avrà 656 volumi

I libri e i suoi scritti in una sala dedicata della nuova biblioteca a palazzo Cerretani. Stesure, correzioni di bozze e traduzioni di quasi tutti i suoi libri. Tra il materiale per Un uomo (1979), anche carte autografe di Alekos Panagulis. La macchina da scrivere Adler Junior 12. La dirigente Chiaretta Silla: "La sede della Biblioteca, già allestita, sarà presto inaugurata"

 

15 settembre 2016

 

Firenze – Il Fondo Oriana Fallaci, donato da Edoardo Perazzi al Consiglio regionale della Toscana, sarà collocato in gran parte nella nuova biblioteca a palazzo Cerretani, in piazza dell’Unità d’Italia. I libri, 656 volumi, e gli scritti, ai quali sarà dedicata un’intera sala nella biblioteca. Il materiale archivistico sarà invece conservato dall’archivio del Consiglio regionale, che allestirà una adeguata sala di consultazione. Lo spiega Chiaretta Silla, dirigente del settore Biblioteca e Archivio del Consiglio regionale, che questo pomeriggio ha preso parte alla cerimonia nella sala del Gonfalone. “La nuova sede della biblioteca è già stata allestita e sarà prossimamente inaugurata. È una grande biblioteca che riunirà quelle della Regione, avrà oltre 160mila volumi, molte centinaia di codici, un patrimonio importantissimo di fondi documentali e archivistici”.
Nella parte libraria del Fondo Fallaci sono raccolte tutte le sue opere a stampa, in italiano e nelle molteplici traduzioni in varie lingue, dall’inglese al norvegese fino al giapponese e al persiano. Il materiale archivistico abbraccia pressoché tutta la vita professionale di Oriana Fallaci, dagli anni Cinquanta fino al 2006. La sua attività di giornalista è ben rappresentata dalla presenza di numerosi giornali e riviste ai quali collaborò, tra cui L’Europeo, di cui sono presenti i numeri dal 1958 al 1976, e il Corriere della Sera (2002-2006). È interessante il materiale preparatorio: si trovano dossier sui personaggi che avrebbe intervistato, contenenti materiali eterogenei (ritagli di giornale, appunti), di base per la stesura degli articoli, o dossier tematici, che coprono archi temporali più ampi, come quello sulla Russia (1970-1991). Tra la documentazione utilizzata per la stesura dei suoi articoli si segnalano, per il periodo in cui fu corrispondente di guerra in Vietnam, i comunicati emessi dalle Forze armate statunitensi. I numerosi nastri audio (di vari tipi e formati) utilizzati per la raccolta delle interviste o come appunti per i suoi scritti.
Nel fondo sono inoltre presenti varie stesure e correzioni di bozze e traduzioni di quasi tutti i libri della scrittrice fiorentina. Tra il materiale per Un uomo (1979), anche carte autografe di Alekos Panagulis.
Tra gli oggetti si segnala la macchina da scrivere modello Adler Junior 12 che sarà poi esposta nella Sala dedicata a Oriana Fallaci, allestita nella nuova sede della Biblioteca del Consiglio regionale a palazzo Cerretani
Come primo passo, spiega ancora Chiaretta Silla, “il Consiglio si impegna alla catalogazione del materiale librario e l’inventariazione ed ordinamento del materiale archivistico del Fondo Fallaci, passo preliminare necessario alla possibilità di renderlo accessibile al pubblico”.
“Il Consiglio, unica istituzione pubblica tra quelle che nel mondo conservano materiale appartenuto a Oriana Fallaci, si impegna ad assicurare la conservazione nel tempo e a metterlo a disposizione di studiosi, appassionati, curiosi”. Una piccola selezione del materiale del Fondo è esposta per la prima volta in questi giorni a palazzo Panciatichi. (s.bar)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana