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COMUNICATO STAMPA  n. 1329

 
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Fallaci: Giani, figura di Oriana sarà sempre più riconosciuta

Il Fondo Fallaci in Consiglio regionale, nella nuova biblioteca a palazzo Cerretani. Il vicepresidente Marco Stella: "Finalmente Firenze la ricorda come deve essere ricordata"

 

15 settembre 2016

 


Firenze – “Nel giorno del decimo anniversario dalla scomparsa di Oriana, il 15 settembre 2006 – ha detto il presidente dell’assemblea legislativa toscana Eugenio Giani – vogliamo che il Fondo Fallaci, che aveva già in deposito alcuni beni di Oriana in Consiglio regionale, abbia tutti i crismi della regolazione giuridica e della sua definizione”. Quello che accade oggi, “qui in Regione Regione Toscana è un fatto importante”, ha spiegato il presidente. “Edoardo Perazzi, nipote e custode della memoria di Oriana, ci consegna con atto formale, una parte di ciò che Oriana ha lasciato, in particolare ciò che era nella casa di campagna a Greve in Chianti: dalla sua macchina da scrivere, a lettere che ancora non sono state pubblicate, a oggetti a lei cari, a libri con i suoi appunti. Ci siamo impegnati a collocare tutto questo in una parte della nuova biblioteca che sarà aperta a ottobre a palazzo Cerretani in piazza dell’Unità d’Italia. Aperta a tutti gli studiosi, a tutti gli interessati. La figura della Fallaci sarà sempre più riconosciuta”.
“Finalmente Firenze ricorda Oriana Fallaci come deve essere ricordata”, dice il vicepresidente Marco Stella. Oggi pomeriggio andremo a inaugurare una parte della città a lei intitolata: non so cosa avrebbe detto, se le sarebbe piaciuto, ma io dico per fortuna dopo dieci anni si intitola una parte di Firenze a Oriana Fallaci. Qui in Consiglio, facciamo la nostra parte. Abbiamo il dovere e l’obbligo di tramandare ai posteri la sua figura e la sua opera”.
“Sono molto orgoglioso, perché finalmente le carte di Oriana che riguardano la Toscana avranno un posto dove verranno studiate, catalogate e spero diffuse”, ha detto Edoardo Perazzi. Al suo fianco, Chiaretta Silla, dirigente del settore Biblioteca e Archivio del Consiglio regionale. L’idea del fondo, ha raccontato Perazzi, “nasce dieci anni fa quando ci recammo nella casa di Oriana a New York, che era piena delle sue cose come un uovo, e non sapevamo dove mettere tutto quel materiale. Ci venne in soccorso il Consiglio regionale, con il presidente di quel momento, Riccardo Nencini, e con Aligi Cioni (giornalista, in quel momento era il portavoce del presidente dell’assemblea toscana, ndr). Ora i ragazzi di Firenze potranno dare sfogo alla loro voglia di scoprire Oriana. Ci sono anche pezzi preziosi, come uno scritto inedito sulla contraccezione”.
In sala, il direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini, invitato dal presidente a portare un saluto: “La parola che mi viene di più in mente è ‘pregiudizio’ – ha detto Ermini –. La battaglia di Oriana contro i pregiudizi non era una battaglia di parole, ma di fatti. Lei andava sui luoghi di guerra, come inviata di guerra, e cambiava opinione sulla base di quello che vedeva. Una battaglia importante in questo paese, che invece è pieno di pregiudizi”.
All’incontro hanno preso parte i consiglieri Massimo Baldi, Nicola Ciolini, Francesco Gazzetti. (s.bar-bb)

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