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COMUNICATO STAMPA  n. 1196

 
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Donne: Lastri, per convenzione Istanbul servono piano nazionale e risorse

Al convegno in Consiglio regionale si è fatto il punto sull’attuazione in Italia del trattato internazionale contro la violenza domestica e l’impunità dei colpevoli

 

27 novembre 2014

 

Firenze – “L’Italia è stato il primo grande Paese a sottoscriverla, però tra i grandi Paesi è anche uno di quelli che ha gli indicatori peggiori per quanto riguarda la condizione delle donne. Il che significa che, a un anno dall’entrata in vigore della convenzione di Istanbul, devono essere riviste alcune previsioni. Occorre disporre un piano nazionale anti-violenza e prevedere risorse per la sua attuazione nel quadro di un sistema di main-steaming che ha bisogno di un indirizzo politico e programmatico”.
La consigliera Daniela Lastri, che fa parte dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, si è così espressa nel corso del convegno “Convenzione di Istanbul, l’Italia è pronta?” organizzato dal Consiglio regionale e dalla commissione Pari opportunità assieme all’Ordine degli avvocati di Firenze, svoltosi questo pomeriggio nell’auditorium di palazzo Panciatichi, in relazione alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“Bisogna puntare sulla rete dei centri antiviolenza e sul contributo che possono dare le associazione”, ha aggiunto la Lastri. “La Toscana, ad esempio, ha una buona rete di centri ed interventi quali il Soccorso rosa. Ma la delicata questione della violenza di genere non può essere lasciata alle sensibilità personali o alla buona volontà delle associazioni. Oltre a un monitoraggio capace di fotografare la situazione, servono risorse e un riferimento politico-istituzionale perché l’assenza di un Ministero in grado di dar corso alla convenzione pesa molto sulla lotta alla violenza di genere”.
Significativo il contributo portato dalla vicepresidente della commissione Pari opportunità, Clotilde Giurleo, la quale ha affermato che “ancora c’è molto da fare affinché si possa parlare di effettiva parità di genere”. Secondo la Giurleo, “l’auspicata attuazione della convenzione di Istanbul può innegabilmente portare effetti positivi, ma il lavoro da svolgere è ancora molto grande”. E in generale: “Ancora oggi, alle donne, vengono negate libertà che invece agli uomini sono allegramente e serenamente riconosciute. Purtroppo, anzi, contrariamente a quanto si crede, negli ultimi anni si è fatto dei passi indietro, e non in avanti, rispetto a tre o quattro decenni fa. Su questo bisogna riflettere”.
Ilaria Chiosi, presidente del gruppo di lavoro Pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Firenze, ha auspicato la “reale attuazione” della convenzione di Instabul affinché “gli obiettivi che essa si pone, in primis la protezione delle donne da ogni forma di violenza, possano essere raggiunti”, nonostante le difficoltà e il molto lavoro ancora da svolgere.
La senatrice ed ex viceministro alle Pari opportunità Maria Cecilia Guerra, il magistrato Fabio Roia e l’avvocata e rappresentante di Donne in rete contro la violenza Manuela Ulivi hanno affrontato da punti di vista diversi i contenuti della convenzione di Istanbul, precisando che essa è una convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Il trattato, è stato ricordato, si pone l’obiettivo di prevenire la violenza, favorire la protezione delle vittime ed impedire l’impunità dei colpevoli.
La giornata, che ha visto la lettura di brani da parte della giornalista Chiara Brilli e la proiezione di un video realizzato dalla Fidapa, è valso come evento formativo riconosciuto dall’Ordine degli avvocati di Firenze. (mc)



Guarda e scarica il video - http://www.consigliowebtv.it/portfolio-item/violenza-sulle-donne-i-numeri-vergogna/ 

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana