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COMUNICATO STAMPA  n. 0949

 
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Formazione e lavoro: via libera a riforma legge regionale

Approvato anche ordine del giorno collegato per garantire livelli occupazionali dei servizi per l’impiego e proseguire azione di stimolo a Governo nazionale

 

7 ottobre 2014

 

Firenze – Approvata a maggioranza, con i voti favorevoli del Centrosinistra e di Forza Italia, la proposta di modifica della legge regionale in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro. Contestualmente, sempre a maggioranza, è stato approvato anche un ordine del giorno firmato dal Centrosinistra. Vanessa Boretti, Pd, ha continuato il dibattito affermando che, in fase di attuazione della legge, occorrerà fase chiarire alcuni aspetti. Tuttavia, ha precisato la Boretti, è positivo che "l’erogazione dei servizi prosegua senza soluzione continuità" e si è detta favorevole all’ordine del giorno collegato, che impegna la Giunta regionale a garantire i livelli occupazionali dei servizi per l'impiego ed a proseguire, in sede di Conferenza Stato-Regioni, un'azione di stimolo al Governo nazionale. Secondo Marco Taradash, Ncd, "la Toscana non sta meglio di altre regioni" e "la proposta di legge insiste su un terreno ancora molto incerto" poiché "quanto stiamo facendo può entrare in conflitto con quanto si sta realizzando a livello nazionale". Per Taradash, che "ci sia bisogno di riformare il sistema è evidente perché la Toscana è tra le regioni col più alto abbandono scolastico e al tempo stesso la Toscana è quella che spende di più per allievo dei corsi di formazione, con oltre 7 mila euro l’anno contro i 4 mila 500 della Lombardia". Tuttavia "mentre la Toscana progetta, il governo nazionale, con la riforma delle Province in attesa di completamento e con il Jobs act che si va definendo, interviene proprio sui settori su cui essa incide". Perché dunque, per Taradash, "non attendere il compimento di quanto intrapreso a livello centrale, dati i termini ravvicinati?". Giovanni Donzelli, capogruppo FdI, si è invece detto molto critico con la proposta di legge poi approvata. Ma ha chiesto di inserire un emendamento per chiedere di "finanziare solo le agenzie di formazione che inseriscono almeno un proprio allievo su tre". La sua richiesta è stata però respinta. Nicola Nascosti, Forza Italia, ha affermato che il disegno di legge contiene "numerosi elementi che contraddistinguono le politiche sulla formazione del Centrodestra" ed i valori per cui si batte da sempre la proposta politica dal Centrodestra fondata sulla convinzione che una buona formazione serve al giovane cittadino per inserirsi nel mondo del lavoro. Un aspetto critico, tuttavia, è che l’agenzia formativa dovrebbe essere più snella". Per Marta Gazzarri, capogruppo Tcr, questa legge era necessaria perché "occorre cambiare il modo di formazione in Italia e quindi anche in Toscana". Questa proposta di legge, secondo la Gazzarri, valorizza l’efficienza. Daniela Lastri, Pd, ha chiesto di inserire dei miglioramenti evidenziando che "il ruolo dell’istruzione deve essere più efficace". Tuttavia, per la Lastri, questa legge contiene due elementi importanti: "L’anagrafe degli studenti e l’orientamento". Giuseppe Del Carlo, capogruppo Udc, ha affermato che "questa legge ha comunque il merito di avvicinare le imprese al teritorio nel senso che cerca di creare opportunità". Tuttavia, secondo Del Carlo, occorreva aspettare poco per avere le idee più chiare. Del Carlo ha comunque annunciato il voto di astensione. Ha chiuso il dibattito Gabriele Chiurli, gruppo Misto, che si è detto d'accordo con l'emendamento proposto da Donzelli e ha criticato l'impianto della legge e anche la sua "intempestività visto il quadro nazionale" anche se ha rilevato che è opportuno mettere mano alla materia della formazione. (mc)



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