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COMUNICATO STAMPA  n. 0814

 
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Legge elettorale: l’intervento di Daniela Lastri

La consigliera dell’Ufficio di presidenza ripercorre l’attività del gruppo di lavoro da lei coordinato e auspica un “dibattito attento all’obiettivo comune di dare alla Toscana una buona legge elettorale”

 

9 settembre 2014

 

Firenze –  Il lavoro condotto tra e con i componenti del gruppo sulla legge elettorale, le discussioni e gli approfondimenti anche grazie al supporto tecnico e giuridico delle strutture regionali, fino alla relazione consegnata lo scorso 8 agosto alla presidenza del Consiglio regionale. Daniela Lastriapre il confronto sulla legge elettorale toscana puntualizzando che la proposta più recente, a firma dei consiglieri Ferrucci, Gazzarri, Russo e Santini e che ha ricevuto il voto favorevole della commissione Affari istituzionali non è sottoscritta dalla maggioranza dei componenti del gruppo di lavoro eppure accoglie “alcune importanti indicazioni e approdi emersi negli anni di discussione e approfondimento”.
Lastri elenca gli “aspetti condivisi”: parità di genere, il voto di preferenza agevolato donna-uomo, le liste plurinominali in circoscrizioni piccole, il premio di governabilità collegato al doppio turno per l’elezione del Presidente della Giunta regionale in caso di mancata elezione con più del 40%. “Un patrimonio da non disperdere”, dice, rivendicando il metodo di lavoro prescelto, puntato a evitare “pronunciamenti a colpi di maggioranza”, e un obiettivo perseguito: “Una buona legge, nella quale, al di là degli interessi particolari, si costruissero le condizioni per una competizione vera, trasparente, efficace”.
Lastri si dice convinta: “Il gruppo di lavoro era ormai in grado di pervenire a un testo base largamente condiviso che, per come era stato costruito, avrebbe consentito a tutti di riconoscere, nel voto finale del Consiglio, il contributo dato da ciascuno”. 
L’attività condotta è stata “inevitabilmente lunga”, soggetta “a frequenti cambi di velocità” e anche complessa. Il costante sviluppo di relazioni politiche istituzionali ed extraistituzionali con le organizzazioni politiche esterne, dice Lastri, ha sempre trovato nel gruppo di lavoro il “naturale centro di gravità” e il necessario “contesto di rappresentazione formale”.
Tra gli elementi richiamati dalla consigliera la ricognizione conclusiva del 21 luglio nella quale si individuava la persistenza solo di poche questioni ancora divisive, “mentre l’impianto generale del testo risultava, a mio avviso, sufficientemente condiviso”. Poi le ulteriori proposte formulate nel corso dell’ultima seduta del 23 luglio dal presidente del gruppo del Pd, “derivanti da una mediazione, condotta al di fuori del gruppo, e finalizzata ad acquisire il pieno sostegno di Forza Italia alla riforma della legge elettorale”. Si determina “una oggettiva separazione delle posizioni”, resa infine esplicita con l’approvazione di un documento di sostegno all’articolato base  - cioè il testo Pd del 13 giugno - privato della norma sul listino regionale e modificato nella indicazione della soglia di sbarramento al 3%. All’approvazione di questo documento non parteciparono i rappresentanti del Pd, di Forza Italia e di Toscana civica riformista e Lastri, “in considerazione della frattura del gruppo di lavoro e dell’impossibilità di pervenire a una sintesi efficace”, si astenne sul documento votato.
I firmatari dell’intesa raggiunta fuori dal Gruppo di lavoro hanno poi trasfuso il testo nella pdl 348, oggi all’esame del Consiglio, ricorda la consigliera.
Le considerazioni finali sono consegnate all’aula sulla scorta dei fatti narrati: “Speravo che le diversità, quando sarebbero giunte a manifestarsi, avrebbero testimoniato il reciproco riconoscimento di una tensione unitaria. Questo significa per me cercare di interpretare al meglio un ruolo dal carattere prettamente istituzionale. Perciò, il sostanziale venir meno del progetto originario che diede vita al gruppo di lavoro, è per me motivo di preoccupazione”, afferma la consigliera. Che comunque auspica “un dibattito franco, fatto anche di espressioni di voto diverse, ma attento all’obiettivo comune di dare alla Toscana una buona legge elettorale”. (Cam)

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