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COMUNICATO STAMPA

 
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Legge elettorale nazionale: Consiglio toscano, sì a mozione per preferenze e alternanza di genere

Maggioranza trasversale sul documento presentato da Tognocchi e altri consiglieri Pd: 27 voti a favore (undici consiglieri Pd, più Ncd, Udc, Cd, Gruppo misto, Fdi, FdS-Verdi, Idv-Alde, Più Toscana-Ncd), 7 astenuti (Pd), 7 contrari (Forza Italia)

 

12 marzo 2014

 

Firenze – Con un voto trasversale il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione sulla legge elettorale nazionale. Con la mozione il Consiglio invita il Parlamento a procedere con l’approvazione di una legge di riforma delle norme per l’elezione della Camera e del Senato che, nel rispetto dei principi di governabilità e di corretta rappresentanza politica, “consenta al corpo elettorale di scegliere liberamente i propri rappresentanti, escludendo la previsione di liste bloccate e inserendo nelle candidature l’alternanza di genere e la doppia preferenza”. E, ancora, si chiede di innalzare “la soglia utile per accedere al premio di maggioranza” e di ribassare le soglie di sbarramento, “garantendo la rappresentanza dei movimenti politici con un adeguato consenso elettorale nel paese”.
La mozione, che vede come primo firmatario Pier Paolo Tognocchi (Pd) è stata approvata con 27 voti a favore, 7 astenuti (Ferrucci, Brogi, Danti, De Robertis, Giani, Naldoni, Remaschi, tutti Pd) ed i 7 contrari di Forza Italia, mentre alcuni consiglieri non hanno partecipato al voto. Tra i voti favorevoli quelli di 11 consiglieri appartenenti al gruppo Pd (Bambagioni, Boretti, Lastri, Mattei, Morelli, Parrini, Pellegrinotti, Rossetti, Spinelli, Tognocchi, Venturi) e quelli dei gruppi Ncd, Udc, Cd, Gruppo misto, Fdi, Idv-Alde, Più Toscana-Ncd, FdS-Verdi.
Illustrando la mozione all’Aula, Tognocchi ha ricordato che la legge in discussione in Parlamento prevede liste bloccate su piccoli collegi “proprio come la legge elettorale toscana che noi ora ci accingiamo a cambiare e che ha provocato danni evidenti”. Secondo Tognocchi “l’innalzamento delle soglie di sbarramento rischia di escludere dalla rappresentanza parlamentare forze politiche da milioni di voti”, mentre in tema di parità di genere “purtroppo si assiste a una resistenza forte da parte del Parlamento a inserire l’alternanza di genere e la preferenza doppia”. Da qui l’appello al Parlamento a modificare la legge in discussione. (cem)

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