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COMUNICATO STAMPA  n. 107

 
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Giorno della Memoria: la figura di Dino Francini, deportato, nei ricordi della figlia

Presentazione del libro “Perché il silenzio non sia più silenzio” venerdì prossimo 7 febbraio alle 17 in palazzo Panciatichi. Interverrà la consigliera Daniela Lastri

 

5 febbraio 2014

 

 

Firenze  – Salvare i ricordi, per non dimenticare, per testimoniare il dolore e l’orrore alle giovani generazioni. Da questa esigenza nasce il libro “Perché il silenzio non sia più silenzio – Dino Francini, deportato a Mauthausen, nel ricordo della figlia” di Gabriella Nocentini, Edizioni dell’Assemblea. Il libro sarà presentato venerdì prossimo 7 febbraio alle ore 17, nella sala Affreschi di palazzo Panciatichi in via Cavour 4 a Firenze, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria.

Dopo i saluti della consigliera regionale Daniela Lastri, dell’Ufficio di presidenza, interverranno il presidente della Fondazione Museo della deportazione e Resistenza di Prato Marco Romagnoli e la direttrice della Fondazione Museo della deportazione e Resistenza di Prato Camilla Brunelli. Saranno presenti l’autrice e Renata Francini, figlia di Dino Francini.

Dino Francini era vicedirettore della banca Commerciale di Firenze, dove fu arrestato nel marzo 1944 perché attivo nella Resistenza. Fu torturato a “Villa Triste”, deportato prima a Fossoli e poi a Mauthausen e morì nel sottocampo di Gusen dopo soli sei mesi dall’arrivo. (cem)

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