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COMUNICATO STAMPA  n. 1186

 
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Libri: Lastri, scrittura come riabilitazione

Presentato alle Oblate il volume “Alice, la guardia e l’asino bianco”, curato da Monica Sarsini. Raccoglie i racconti scritti da alcune detenute del carcere di Sollicciano

 

19 novembre 2013

 

Firenze – Dopo il successo di “Alice nel Paese delle domandine”, risalente a due anni fa, il Consiglio regionale della Toscana ha presentato oggi alla Biblioteca delle Oblate una seconda pubblicazione curata da Monica Sarsini, dal titolo “Alice, la guardia e l’asino bianco”, edizioni Le Lettere, incentrata anch’essa sul microcosmo della detenzione femminile.
Questo libro ci porta a leggere l’esperienza della carcerazione con gli occhi delle detenute dell’istituto penitenziario di Sollicciano che hanno svolto un percorso di scrittura creativa”, ha spiegato la consigliera Daniela Lastri, componente dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana. “Si tratta di uno spaccato di vita carceraria che cerca un riscatto e una riabilitazione attraverso l’arte della scrittura”. Parlando del volume, che reca come sottotitolo la significativa dicitura “Racconti delle detenute di Sollicciano”, la consigliera ha aggiunto: “Alice, una detenuta autrice, dichiara che la carcerazione dovrebbe privare l’individuo solo della libertà personale, ma al tempo stesso dovrebbe rieducarlo, fargli prendere coscienza dei propri errori, garantirgli di non perdere il rispetto per la propria dignità personale. E questi racconti lo dimostrano. Attraverso la narrazione le detenute si svelano, prendono consapevolezza di sé, parlano a loro stesse ed attraverso questo libro a ciascuno di noi, mentre idealmente si rivolgono alla società italiana a cui chiederanno una seconda opportunità, quando avranno terminato di scontare la pena”. E ancora: “Siamo davanti ad un testo ricco di contenuti, di umanità e di spunti preziosi per i cittadini e gli amministratori. Raccoglierà consensi ancora maggiori rispetto alla prima pubblicazione della Sarsini, a cui va la mia più sincera gratitudine per il lavoro che ha svolto in questi anni”.
Alla presentazione del volume, sotto il coordinamento della editor di narrativa Roberta Mazzanti, sono intervenuti anche il docente Giuseppe Di Chiara dell’Università di Palermo e il provveditore Carmelo Cantone dell’Amministrazione penitenziaria della Toscana. Nella sala conferenza delle Oblate, inoltre, era presente la curatrice del volume. E si è svolta anche una performance teatrale di Valeria Landi.
L’iniziativa promossa dal Consiglio regionale rientra nelle manifestazioni correlate alla Festa della Toscana 2013, dedicata alla diversità sociale e all’integrazione, sotto lo slogan “Una comunità, le mille voci della Toscana”, allo scopo di “fotografare” la realtà regionale a partire dalle “diversità” e dal desiderio di “farsi comunità”.
Il libro raccoglie i racconti che le detenute della sezione femminile del carcere di Sollicciano hanno scritto al termine di un corso di scrittura creativa tenuto in quella casa circondariale dalla stessa Sarsini. Anche “Alice nel Paese delle domandine”, il libro di due anni fa, presentava racconti scritti dalle detenute del carcere di Firenze e venne anch’esso presentato nell’ambito della Festa della Toscana. (mc) 

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