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COMUNICATO STAMPA  n. 1036

 
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Pari opportunità: la crisi si affronta al femminile

Convegno a Palazzo Bastogi su “Donne in quota”, per la piena applicazione delle norme nazionali e regionali. Daniela Lastri: “La rappresentanza di genere ha bisogno di una svolta politica”. Rossella Pettinati: “Le leggi ci sono, il nostro impegno è farle rispettare”

 

16 ottobre 2013

 

Firenze –“E’ giunto il momento di fare i conti con la rappresentanza di genere a tutto tondo ed è più che mai urgente una svolta politica”. Con queste parole la consigliera segretaria dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana Daniela Lastri ha dato il “la” al convegno a Palazzo Bastogi su “Donne in quota, ai vertici delle società e nei consigli di amministrazione: l’impegno per la piena applicazione delle norme nazionali e regionali”. Le leggi infatti ci sono, ma vanno rispettate, “l’equilibrio della rappresentanza tra uomini e donne ha dato più risultati nei contesti aziendali che non a livello istituzionale” ha sottolineato Lastri. “Ringrazio la commissione Pari Opportunità della Toscana, da tempo impegnata in questa battaglia, una sfida che chiama alla responsabilità”.
Come affermato anche da Rossella Pettinati, presidente Crpo, “la difficoltà è passare dai principi alle azioni concrete e da parte nostra, abbiamo pensato di contare anche su uno strumento in più, la Banca dei saperi delle donne, rinnovata nella veste grafica e nei contenuti”. “Gli organi di rappresentanza, così come qualunque altro ente pubblico o partecipato della nostra regione, potranno facilmente accedervi per ricercare i profili che rispondono ai requisiti richiesti per eventuali designazioni” ha rilevato. “La Banca dei Saperi delle Donne non è un ufficio di collocamento telematico, ma solo un luogo di promozione delle conoscenze femminili, grazie ai curriculum di donne che lavorano o risiedono in Toscana”. Da qui l’appello alle donne: “Iscrivetevi numerose, con questo strumento vogliamo dimostrare che le donne ci sono, sono brave e sono competenti. Impegniamoci noi in prima persona, per dare corpo alla rappresentanza di genere e quindi alla democrazia”.
Presente ai lavori anche l’assessore regionale alle Pari Opportunità Salvatore Allocca, che ha rilasciato una dichiarazione che fa ben sperare:  “L’avanzamento della presenza femminile, sia nei Consigli di amministrazione che nei luoghi di decisione, non è solo un fattore di pari opportunità ma anche di efficienza e di capacità di azione. Nel periodo di difficoltà che stiamo vivendo è uno strumento per affrontare la stessa crisi”.
Il pomeriggio di approfondimento è continuato con gli interventi di Anna Ferrero (Federutility), che ha illustrato le ricerche sull’occupazione e la managerialità al femminile; e con Franca Alacevich, dipartimento Scienze politiche e sociali, che ha invece parlato della presenza delle donne nei Cda.
Come evidenziato dalle indagini, le donne ai vertici sono ancora poche. La prima ricerca – condotta dal maggio 2010 al marzo 2011 e realizzata da Acta Consulting per Federutility – ha acceso i riflettori su 7 gruppi di lavoro e su un totale di 71 donne manager che operano in 15 aziende distribuite in tutte le regioni d’Italia (tra cui anche le toscane Asa Estra e Publiacqua). L’indagine Federutility, dal titolo “Il Cambiamento: ascoltare e decidere”, ha confermato il trend nazionale relativo ad una presenza ancora insufficiente delle donne nelle posizioni apicali, pur con prospettive positive di crescita ed una particolare sintonia tra le aziende di pubblici servizi e la managerialità femminile. Gli ultimi dati contrattuali raccolti dalla federazione dimostrano che tra i dirigenti dei settori Gas ed Acqua, le donne sono il 10,26 per cento e nel settore Elettrico, il 12,70 per cento. La seconda ricerca, "Occupazione e competenze nelle public utilities: il ruolo delle donne", avviata nel luglio 2012, analizza la presenza femminile nelle aziende associate valutando, anche attraverso il confronto di genere, le variazioni delle dinamiche occupazionali, nel periodo 2007 - 2011, rispetto alle collocazioni organizzative e agli inquadramenti contrattuali.
Cresce nelle aziende di pubblici servizi la presenza femminile in ruoli e aree di business significativi. Le competenze tecniche e la cultura del servizio al cittadino di cui le donne sono portatrici hanno modificato in questi ultimi anni le strutture organizzative delle aziende di servizi pubblici, dall’acqua al gas all’energia elettrica. L’indagine ha mostrato che la presenza delle donne nelle aziende di servizi pubblici è aumentata nelle aree marketing (+22%), comunicazione (+20%), tecnica (+15%) e approvvigionamenti (+13%). In totale, nell’area commerciale e marketing la presenza femminile si attesta al 48%, nelle relazioni esterne al 59%. Sono tuttavia ancora lievi i cambiamenti negli organi societari delle aziende, dove la presenza femminile risulta ancora scarsa.
Gli interventi – che sono stati coordinati dal giornalista Giacomo Guerrini – sono stati chiusi da Gina Giani, amministratore delegato dell’Aeroporto di Pisa. (ps)

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