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Enrico Giusti

Premio Pianeta Galileo 2018

Locandina premiazione

Cerimonia di premiazione
Giovedì 13 dicembre, ore 10
Sala delle Feste - Palazzo Bastogi
Via Cavour 18, Firenze

Lezione magistrale
Toccare l'astratto: la matematica al museo


Matematico illustre e fondatore del “Giardino di Archimede” – primo esempio italiano di Museo interattivo dedicato alla Matematica - il professor Enrico Giusti ha suscitato l’attenzione del Comitato Scientifico di Pianeta Galileo che, unanimemente, ha individuato in lui e in ciò che rappresenta il destinatario del Premio  “Pianeta Galileo 2018”.
 
Nato nel 1940, Enrico Giusti si laurea in Fisica nel 1963 presso l’università di Roma “La Sapienza”. Inizialmente attivo in Fisica teorica, il giovane Enrico è notato dal matematico Sergio Campanato che gli offre la posizione di assistente all’università di Pisa. Trasferitosi nell’ateneo pisano Enrico Giusti si ‘converte’ alla Matematica e in particolare all’analisi. Dopo diversi soggiorni di ricerca e di insegnamento negli Stati Uniti e in Australia,  nel 1971 Enrico Giusti diventa professore ordinario di analisi matematica.  Insegna prima a  L’Aquila quindi nella allora nuova Università di Trento. In seguito rientra in Toscana, dapprima a Pisa e poi a Firenze  dove a partire dal 1980 fino a pochi anni orsono ha insegnato analisi e storia delle matematiche.
 
La corposa attività scientifica di Enrico Giusti, espressa in numerose pubblicazioni su riviste internazionali di alto livello, è incentrata sul calcolo delle variazioni e sui sistemi ellittici,  variazionali e non variazionali, di equazioni alle derivate parziali. Tra i risultati di maggior rilevanza spiccano il celebre lavoro, che ha avuto ed ha tuttora un posto di primo piano nella letteratura matematica mondiale, sulla non estendibilità del Teorema di Bernstein in dimensione maggiore di otto, scritto in collaborazione con Enrico Bombieri e Ennio De Giorgi. Altrettanto noto è  il “Controesempio Giusti-Miranda”,che mostra come le soluzioni di una certa classe di equazioni ellittiche sono in generale discontinue.
Agli inizi degli anni ‘90 l’attività di ricerca di Enrico Giusti si orienta verso la Storia della Matematica operando a livello nazionale una riforma del settore caratterizzata da una maggiore attenzione filologica e dando  avvio ad una scuola metodologicamente rigorosa.
 
Nello stesso periodo Enrico Giusti affianca all’impegno come storico l’interesse per la  divulgazione scientifica e nel 1992 realizza insieme a Franco Conti  la mostra “Oltre il compasso”  inaugurata a Pisa e in seguito riproposta in numerosi riallestimenti in Italia e all’estero.  Da quella fortunata iniziativa scaturisce l’idea di creare di un museo-laboratorio concepito secondo una serie di esperimenti ordinati in modo che il visitatore ‘veda’ le strutture matematiche emergere dalla fisicità degli oggetti esposti. Fondato su questa intuizione, nascerà così il museo per la Matematica, oggi conosciuto come “Il Giardino di Archimede”,  e diventato istituzione di riferimento per la divulgazione scientifica.
Fra le numerose iniziative promosse nel corso degli anni da “Il giardino di Archimede”, ci piace ricordare la bella mostra "Un ponte sul Mediterraneo", allestita in occasione dell’ottavo centenario della pubblicazione del "Liber Abaci" di Leonardo Fibonacci. La stessa mostra costituisce oggi una delle sezioni storiche del museo.
 
Nell’attribuire il premio a Enrico Giusti la commissione intende premiare sia i risultati scientifici del matematico e dello storico sia l’originale opera dell’organizzatore culturale che ha saputo narrare efficacemente - soprattutto ai giovani - quella avventura dell’ordine e della sorpresa che è il fare Matematica.