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COMUNICATO STAMPA  n. 0239

 
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Partecipazione: partire da giovani e scuole per fortificare la democrazia

Presentati questa mattina i progetti realizzati dalle scuole e finanziati grazie alla legge toscana sulla partecipazione. Daniela Lastri: “Fondamentale rendere i ragazzi protagonisti della cittadinanza attiva”

 

15 marzo 2013

 

 

Firenze – Sono 13 i progetti presentati dalle scuole toscane e finanziati grazie alla legge regionale sulla partecipazione, che proprio in queste settimane è in corso di revisione. Di questi progetti e del coinvolgimento dei giovani si è parlato questa mattina in Consiglio regionale, durante un seminario organizzato dall’Autorità regionale per la partecipazione della Toscana, dal titolo “La scuola come laboratorio di cittadinanza attiva”. Sono stati presentati alcuni esempi, condivisi i risultati, scambiate impressioni durante un “word café” con insegnanti e studenti delle scuole presenti.

Come ha spiegato Rodolfo Lewanski, Autorità regionale per la partecipazione, la legge toscana è uno dei primi esempi al mondo di normativa sulla partecipazione e “un notevole esempio di innovazione democratica e di istituzionalizzazione e sperimentazione della partecipazione”. La legge, che era sperimentale e che è scaduta il 31 dicembre scorso, è ora in fase di rielaborazione. Dal 2008 ad oggi sono stati finanziati 116 progetti, proposti in gran parte dagli enti locali ma anche da cittadini e altri organismi, per un totale di 3,6 milioni di risorse impiegate. Fra essi quelli di 13 scuole.

L’importanza della partecipazione è stata sottolineata anche dalla consigliera Daniela Lastri, membro dell’Ufficio di presidenza. “Della partecipazione pubblica non si può fare a meno – ha detto la consigliera –, ne sono convinta da tempo e i risultati elettorali ci devono far riflettere in questo senso”. Ed è essenziale “cercare di creare una forte relazione con i giovani, renderli protagonisti della cittadinanza attiva. Noi abbiamo bisogno di fortificare la nostra democrazia, e ciò accade solo se c’è un’intensa partecipazione alla cosa pubblica, se ci sono tanti soggetti che possono contribuire al cambiamento sociale”. Lastri ha inoltre spiegato che, riguardo alla rielaborazione della legge, il Consiglio regionale ha approvato un atto di indirizzo per riconfermare le parti fondamentali della normativa, rafforzando in particolare il dibattito pubblico; centrale anche la partecipazione delle scuole, per le quali si cercherà di aprire un canale di finanziamento autonomo.

E poi la parola è passata ai ragazzi, per far conoscere il frutto del loro lavoro. Due gli esempi di progetti presentati: quelli elaborati dagli istituti superiori “Salvemini-Duca d’Aosta” di Firenze e “Ferraris-Brunelleschi” di Empoli. Nel primo caso gli studenti hanno immaginato una riqualificazione di piazza Ss. Annunziata sia dal punto di vista fisico che da quello delle relazioni sociali, cercando di farla rivivere come luogo d’incontro e convivenza: via libera dunque a panchine e tavolini, fiori e verde, migliore illuminazione, wi-fi gratuita, aree autogestite per musicisti e artisti. Nel secondo caso i ragazzi hanno redatto un codice etico di comportamento che regola i rapporti tra gli studenti, i rappresentanti di classe e il consiglio di classe, dopo aver affrontato tecniche di gestione dei conflitti e di apprendimento dell’arte dell’ascolto. (cem)

 

 

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