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Il diario di pietra N.O.F. 4

presentazione del libro di Alessandra Cotoloni
mercoledì 27 giugno 2018, ore 17.30
sala Gigli, palazzo del Pegaso

programma

Alessandra Cotoloni è nata a Siena il 03/09/1966 e si è laureata in Architettura. Vive a Siena, dove lavora presso l'Amministrazione Comunale, svolgendo la professione di Architetto. 
Da sempre è stata animata dalla  passione per la scrittura, in particolar modo per la narrativa, da qualche anno si dedica, tuttavia, anche alla poesia. 
Ha partecipato anche a vari concorsi per poesia o narrativa, ottenendo diversi riconoscimenti. 
Nel Dicembre 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “L'anima sgualcita” che affronta il tema della violenza sulle donne e con il quale partecipa a numerosi eventi anche con associazioni contro la violenza sulle donne.
Nel Mese di Aprile è uscito il suo quarto romanzo "Il diario di pietra" su cui il regista italiano Modestino di Nenna sta scrivendo la sceneggiatura per realizzarne un film.
Ha da poco terminato la prima stesura del suo quinto romanzo dal titolo “Valore assoluto”.
 
Il diario di Pietra. N.O.F. 4 è la storia di un uomo, realmente esistito, che si chiamava Fernando Nannetti, nato a Roma nel 1927. Figlio di una ragazza madre, ha vissuto tutta la sua vita rinchiuso in istituti manicomiali, prima a Roma e poi a partire dal 1958 a Volterra. Sarà qui nella cittadina toscana che Fernando con l'ardiglione del gilet dato in dotazione ai degenti, comincerà a scrivere sul muro esterno del padiglione Ferri, il suo Diario di pietra, dove racconterà della sua immaginaria famiglia, dai tratti somatici bizzarri e denuncerà lo stesso sistema manicomiale. Una testimonianza toccante attraverso i segni, le parole, i disegni e le frasi che imprimerà, con energia, su 180 ml di muro. Il grido di centinaia e centinaia di persone che venivano violate nella loro essenza umana, private completamente della propria dignità di uomini e donne. Una denuncia importante la sua, arricchita da espressioni che sono spesso vere e proprie poesie toccanti che ci riportano la profondità di un uomo che si è visto da sempre privare dell' elemento più importante per ogni individuo: la libertà di essere e di esistere. 
Oggi il suo murale è considerato una delle espressioni più significative di Art Brut, tanto che a Losanna hanno persino dedicato una sezione specifica per Nannetti nel museo che racchiude altri esponenti di questa particolare espressione artistica. Purtroppo il "Diario di pietra"  di Fernando, si sta deteriorando ogni giorno di più a causa della sua continua esposizione agli agenti atmosferici. Con il suo completo deterioramento, non solo quindi perderemo una delle principali forme di "ART BRUT", ma perderemo l'espressione di tutte quelle anime che trasudano attraverso i segni graffiati nel muro, perderemo la testimonianza di un sistema che ha visto annullare per decenni centinaia e centinaia di persone.