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Gioconda

presentazione del libro di Roberto Manescalchi
martedì 5 settembre 2017, ore 11.30
Sala Gonfalone, Palazzo del Pegaso

programma

La presentazione del libro presso il Consiglio regionale della Toscana è l'occasione per l'autore di illustrare alla stampa la clamorosa scoperta dell'identificazione del volto di Lisa Gherardini in due monocromi affrescati da un allievo di Leonardo e, più precisamente, Morto da Feltre. Di Morto da Feltre e delle sue Grottesche ci aveva già resi edotti Giorgio Vasari, ma nel 2004 le stesse furono scoperte da Roberto Manescalchi che ne diede subito conto nel Bollettino degli Ingegneri della Toscana del mese di ottobre del medesimo anno. Unitamente al reperimento di tracce di affreschi che rimandavano con forza ed evidenza all’atelier di Leonardo la scoperta delle grottesche ebbe poi una grandissima diffusione mediatica. Se ne occuparono praticamente tutti… ricordiamo, tra le oltre mille testate, il New York Times e la prestigiosa rivista di settore Apollo con un articolo di Carmen Bambach curatrice del Metropolitan Museum di New York. 
Oggi, a distanza di 13 anni, Roberto Manescalchi ha evidenziato la perfetta corrispondenza tra i volti dipinti nelle grottesche e quello della Gioconda del Louvre. Un allievo di Leonardo ha quindi ritratto la stessa modella servita al dipinto più bello del mondo. All’interno dell’Annunziata fiorentina, nella cella di Maestro Valerio (alto prelato committente del decoro del ‘Morto’ -sempre secondo Vasari-) poteva esserci solo Lisa Gherardini del Giocondo. Moglie di Francesco de Giocondo mercante fiorentino che dei Serviti dell’Annunziata fu (risulta da molti documenti) cambiavalute e fornitore di paramenti sacri. Siccome vi è, come ha carattere di assoluta evidenza negli elaborati allegati, perfetta identità tra i sembianti dipinti dal Morto e la Gioconda del Louvre oggi possiamo affermare con assoluta certezza il come la donna ritratta da Leonardo sia Lisa Gherardini del Giocondo.