“Una scatola vuota. Il timore, manifestato sin da subito dal segretario della Lega Matteo Salvini, che il decreto Semplificazioni fosse un libro con un bel titolo ma senza pagine si è dimostrato fondato, quantomeno per quanto riguarda la Tirrenica. Adesso che è caduto il velo e in un preoccupante gioco dell’oca si riparte dal via, la Regione Toscana faccia sentire la sua voce al governo, o meglio a quel che ne resta. Un impegno che ho messo nero su bianco con una mozione”.
Così il consigliere regionale della Lega Marco Landi commentando l’esclusione della Tirrenica dall'elenco delle opere da commissariare e finanziare in base al decreto Semplificazioni.
“Da cinquanta anni la Toscana aspetta questa fondamentale infrastruttura. L’ex presidente Rossi la definì priorità assoluta, ammettendo però che nei dieci anni della sua presidenza non era stato realizzato neanche un centimetro. Un decennio in cui il centrosinistra è stato al governo per circa sette anni, con i risultati che sono sotto gli occhi. Ora l’ennesima beffa. A luglio il decreto Semplificazioni venne salutato con toni trionfanti da illustri esponenti del Pd toscano, e in particolare della costa. Un trionfalismo ingiustificato, visto che niente si diceva circa i fondi, i progetti, le date di avvio lavori. Come fece giustamente notare Susanna Ceccardi, evidentemente si trattava di un’operazione elettorale, quando la Toscana, e in particolare la costa aveva ed ha bisogno di fatti concreti”, conclude Landi.
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