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Portavoce dell'opposizione - 25 settembre 2013

 
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Tav, Fuscagni: «Teorema del “non poteva non sapere” non vale per Rossi»

 «Il presidente Rossi conferma che la rimozione dell’architetto Zita dall’ufficio regionale Via fu presa autonomamente dal direttore generale Barretta; allo stesso tempo emerge dalle parole dell’assessore Bramerini che Rossi avocò a sé la delega sulle Via in quanto molto delicata. La domanda nasce spontanea: se le valutazioni d’impatto ambientale sono così importanti è mai possibile che il presidente della Regione lasci totale libertà d’azione sul tema al direttore generale?»
 
Così la Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale Stefania Fuscagni a commento degli articoli di stampa sull’inchiesta Tav che riportano le dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini ai magistrati Tei e Monferini nel gennaio scorso, dai quali era stata sentita come persona informata dei fatti, e dall’immediata replica del presidente della Giunta regionale Enrico Rossi.
 
«Rileggendo le cronache su questa vicenda e ripensando a quanto accaduto in altre inchieste sono arrivata alla conclusione che Berlusconi non poteva non sapere, Formigoni non poteva non sapere, Rossi poteva e può non capire».

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