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Si - Toscana a Sinistra - 6 dicembre 2016

 
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Vittoria No. Fattori (Sì Toscana a Sinistra): "Felici per il paese e per la Costituzione. La sinistra sociale e politica riparta dall'unità ritrovata in questi mesi e continui a lavorare insieme, anche in Toscana

Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra in consiglio regionale, esulta per la vittoria del No: “Qualunque governo si insedierà, ora e nei prossimi anni, lo farà con questa Costituzione e non con quella che irresponsabilmente Renzi e gli altri apprendisti stregoni avevano approntato. Le Costituzioni non servono a tutelare le maggioranze, che sanno tutelarsi benissimo da sole: la migliore Costituzione serve a tutelarci anche dalla vittoria dei peggiori. Non ci sarà nessun ulteriore rafforzamento dei poteri del governo, nessun indebolimento della democrazia, nessun Senato composto da ceto politico eletto dal ceto politico stesso attraverso la cancellazione del voto dei cittadini, nessun ritorno ad uno Stato centralizzato di stampo ottocentesco. Ha vinto il popolo italiano contro il populismo di governo, malgrado l’occupazione massiccia dei media e la valanga di denaro speso dai sostenitori della riforma, mentre ci dicevano di voler ridurre i costi della politica.”
 
Scherza Fattori: “Sono anche contento di poter tornare ad utilizzare il nome e il simbolo del nostro progetto politico - un enorme Sì in campo rosso - che Renzi ci aveva scippato in questi mesi nei quali abbiamo fatto ogni giorno campagna per il No, nascondendo il nostro logo”.
 
“Anche qui in Toscana la campagna referendaria ha riunito la sinistra sociale e politica: Anpi, Arci, Libera, Libertà e Giustizia, Fiom e Cgil, sindacati di base, liste civiche di sinistra, Sinistra Italiana, Prc, Possibile. I comitati del No erano stracolmi di persone giovani e appassionate e a tutti dico, continuiamo a lavorare insieme, su contenuti e progetti comuni. C’è un paese sano e c’è la possibilità di far nascere anche qui una nuova sinistra forte e di governo, alternativa al PD, come è accaduto con Syriza in Grecia o con Podemos in Spagna. Anche il dato Toscano mostra elementi interessanti, come la valanga di No a Carrara e a Pisa, dove si andrà presto al voto per le amministrative e dove possiamo lavorare ad una Sesto Fiorentino 2”.
 
Conclude Fattori: “Con la vittoria del No intanto la politica dovrà smettere di trastullarsi con l’ingegneria istituzionale, smettere con i colpi di mano per rafforzare il potere di chi ha già potere, e provare ad occuparsi dei veri problemi del paese, delle diseguaglianze crescenti, del welfare fatto a pezzi, del lavoro e della precarietà, di conversione ecologica, della progettazione di un nuovo modello economico.”

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