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Partito Democratico - 7 ottobre 2014

 
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Modifiche legge formazione, Parrini “Rafforzare legame con mondo del lavoro”. Pugnalini “Agenzia regionale garantisce servizi omogenei e ramificazione territoriale”

Gli interventi dei presidenti della Commissione Istruzione e Sviluppo economico sulle Modifiche al testo unico in materia di educazione, formazione e lavoro

“Non è un lifting normativo né una rivoluzione ma una seria e concreta riforma del settore della formazione, per ancorarlo sempre di più al mondo del lavoro”. A dirlo è Gianluca Parrini, consigliere regionale Pd e presidente Commissione Istruzione, nell’ambito del dibattito sull'approvazione delle Modifiche al testo unico in materia di educazione, formazione e lavoro.
“Vogliamo rafforzare il legame tra formazione e occupazione, creando percorsi maggiormente legati ai fabbisogni territoriali del tessuto produttivo, specializzare l’offerta e riunire le agenzie accreditate in un Catalogo regionale, basato su specifici parametri, tra cui le performances occupazionali: sono tutti modi per rispondere alle esigenze emerse dall’indagine sulla formazione professionale che la Quinta commissione ha svolto a inizio legislatura e che ha permesso di mettere in evidenza le lacune dell’attuale sistema per migliorarlo”, ha aggiunto Parrini.

 
“Le riforme istituzionali in atto e il superamento delle province hanno imposto sfide importanti, compreso nel settore della formazione. – spiega Rosanna Pugnalini, consigliera regionale Pd e presidente Commissione Sviluppo economico – Avevamo davanti due strade, subire le decisioni nazionali o provare a governarle fin da subito, costruendo una proposta toscana in grado di fare anche da apripista in questo ambito. Abbiamo scelto questa seconda opzione, con la creazione dell’Agenzia regionale per il lavoro che raccoglierà le funzioni di collocamento, servizi per l’impiego, politiche attive del lavoro che fino ad oggi erano esercitate dalle Province attraverso i centri per l’impiego e in cui confluiranno i 1000 addetti di questi ultimi. Siamo in attesa delle indicazioni definitive che arriveranno dal Governo: riteniamo però che l’Agenzia regionale sia la forma migliore per garantire fin da subito servizi omogenei con una capillarità territoriale. La Toscana sulle politiche attive per il lavoro non parte da zero: se a livello nazionale l’incontro tra domanda e offerta di lavoro avviene solo nel 4% dei casi nei centri per l’impiego, in Toscana questo è accaduto nel 20%. Possiamo e dobbiamo fare di più e meglio ma si tratta di una buona base per partire e raggiungere performances migliori sulla base di competenze già sviluppate nei territori”.
 
 

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