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Portavoce dell`opposizione
comunicato n. 143 del 8 ottobre 2019

 
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PSSIR, Alberti: “Non è un piano, ma un romanzo sulla sanità che non dice nulla”

PSSIR, Alberti: “Non è un piano, ma un romanzo sulla sanità che non dice nulla”
 
Il consigliere regionale sul Piano sanitario e sociale integrato regionale: “Voto contrario della Lega, si parla di favole anziché dei temi del mondo reale”
 
“Il PSSIR è solo aria fritta: pagine e pagine di narrativa senza pratica, tanti buoni propositi, ma favole, scollegate dal mondo reale – dice il consigliere regionale Jacopo Alberti – si chiama ‘piano’, ma in realtà non è un piano: è un romanzo, un racconto, che non risolve nulla ai pazienti e alle famiglie dei pazienti. Si parla di valorizzazione del territorio, quando proprio il PD, con la riforma del 2015, ha ridotto le Asl da 12 a tre, facendole diventare ingestibili mostri burocratici, come le zone distretto, da 34 a 26. Si parla ossessivamente di integrazione tra politiche sanitarie e sociale, ma solo di teoria, zero pratica. Non si riconoscono i fallimenti, come le Società della salute, carrozzoni politici che non riescono a integrare nemmeno i servizi sociali della Regione e dei Comuni. Non si parla di malasanità, nonostante la Regione paghi 50 milioni l’anno di risarcimenti. Non esiste nel PSSIR il rapporto tra pubblico e privato, che dovrebbe invece essere visto come un partner, non un concorrente. Non c’è accenno ai medici di base, che sono il collegamento più stretto con la popolazione. Non ci sono nemmeno le Case della salute, sono scomparse?”.
 
“Questo PSSIR è vuoto. Non si parla di soluzioni ai problemi reali, la Regione Toscana non ha un piano, ha un romanzo sulla sanità che non dice nulla. Non c’è un piano per far fronte alla grave mancanza di personale, non solo di oggi, ma anche dei prossimi anni. Non c’è un piano di assunzioni. Non c’è un piano per risolvere il problema degli accessi elevati dei pronto soccorso. Non c’è un piano per risolvere le liste d’attesa: è dal 2015 che aspettiamo l’applicazione della mozione della Lega per far aprire gli ambulatori anche la sera. Non c’è un piano per alleggerire la burocrazia e l’amministrazione, che pesano sul sistema intero. Questo piano – conclude Alberti – non è un piano: è un romanzo sul nulla, che non dà risposte alle persone”.   

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