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Portavoce dell`opposizione
comunicato n. 134 del 12 settembre 2019

 
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Sanità, Alberti: “Medici toscani in cambio di guaritori cinesi: no grazie”

Sanità, Alberti: “Medici toscani in cambio di guaritori cinesi: no grazie”
 
In commissione sanità arriva la Proposta di delibera sull’accordo con la Repubblica Popolare Cinese per lo sviluppo delle risorse umane in sanità, ma prevede la medicina tradizionale cinese, che non ha nessun riscontro medico-scientifico
 
“In Toscana ci si preoccupa di formare i medici cinesi invece di pensare ai nostri studenti – dice il consigliere regionale Jacopo Alberti, a margine della seduta della Terza commissione in cui si è discussa e votata la PDD 493 – l’accordo con la Cina prevede uno scambio culturale che comprende anche la medicina tradizionale cinese. Obbligheremo dunque i nostri studenti a imparare come si curano i tumori con le onde energetiche? Sono discipline che non hanno nessun riscontro medico e sono considerate pseudoscientifiche e alternative. Un’assurda perdita di tempo per gli studenti e di risorse per la Regione. Si sogna un’integrazione, già fallita a più livelli con la Cina, mescolando e mettendo sullo stesso piano la medicina tradizionale cinese e la medicina occidentale all’avanguardia. Mi pare che ci si vada a affidare ai guaritori cinesi per sbandierare la solita integrazione culturale che fa molto radical-chic, ma di sicuro non cura i nostri malati. Allo scambio medici toscani-guaritori cinesi la Lega dice: no, grazie”.
 
“Arriveranno ‘dalla Cina con furore’ medici pronti a carpire il nostro sapere, e in cambio, ci insegneranno a farei massaggi e le preghiere ai tempietti. Sembra una barzelletta, è un’assurdità. E quanti dei nostri studenti saranno pronti a partire per la Cina per questo scambio di conoscenze, e soprattutto per quale alto valore di arricchimento culturale! Mi pare ci sia un fantascientifico ritorno formativo nell’apprendere i segreti della medicina tradizionale cinese. Se proprio la Regione vuole investire sugli scambi culturali, lo faccia con i Paesi più all’avanguardia, mandi i nostri studenti nelle prestigiose università americane dove si fa ricerca e si studiano cure futuristiche in grado di salvare davvero vite umane, non in Cina da sedicenti guaritori. Mi sembra – conclude Alberti - che il Governatore Rossi abbia preso un colpo di sole estivo, forse inebriato dalle bandiere rosse al vento cinese, quando è andato lui stesso, a spese dei contribuenti, a Pechino il 24 giugno scorso per firmare l’accordo”.  

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