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Fratelli d`Italia
comunicato n. 833 del 21 settembre 2022

 
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Sanità, Fratelli d’Italia: “Vicende come queste non possono accadere, la Regione intervenga per capire cosa non ha funzionato”

Interrogazione di Fratelli d’Italia all’assessore regionale Bezzini dopo il caso di otto pazienti infettati dopo essersi sottoposti a trattamento contro la maculopatia nel reparto di oculistica al policlinico Le Scotte di Siena

Siena 21/09/2022 - “Cosa non ha funzionato nel trattamento contro la maculopatia a cui, nel reparto di oculistica al policlinico Le Scotte di Siena, si sono sottoposti otto pazienti che sono stati infettati? L’Aoup Senese ha aperto una verifica interna per fare luce sulla vicenda ma anche la Regione deve prontamente intervenire con adeguati approfondimenti che portino a capire dove è avvenuta la contaminazione batterica: se in sala operatoria o nella fase di preparazione del farmaco”. Lo chiedono il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consigliere regionale Francesco Torselli ed il Consigliere regionale Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, che presenteranno un’interrogazione alla Regione e all’assessore Bezzini.
 
“I pazienti, l’8 settembre scorso, si erano sottoposti all’iniezione con il farmaco biosimilare indicato per il trattamento della maculopatia ma due giorni dopo hanno manifestato problemi compatibili con un’infezione poi confermata dai medici dello stesso reparto. Tutti i trattamenti intravitreali sono stati sospesi ma è urgente approfondire il caso e accertare l’origine della patologia, come il batterio si possa essere insinuato. Vanno analizzate tutte le procedure, capire se è stato adottato ogni tipo di precauzione  -sottolineano Torselli e Petrucci- Visto, soprattutto, che l’ospedale di Siena è considerata un’eccellenza in Toscana per questo tipo di interventi. Al reparto di oculistica si rivolgono quattromila persone ogni anno per problematiche relative alla maculopatia, motivo per cui il livello di sicurezza deve essere massimo e deve garantire la salute dei pazienti. Quindi, non basta indagare ma vanno rimosse completamente le cause che hanno portato a questi casi di infezione”.

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